Prove di antagonismo di Trichoderma harzianum ETS 323 su Botritys cinerea

Una sperimentazione svolta a Taiwan ha evidenziato l'effetto biocontrollore sulla muffa grigia
1020
Botrytis cinerea è un fungo necrotrofico associato a oltre 200 piante ospiti ed è l'agente causale della così conosciuta muffa grigia, che può colpire  frutta, ortaggi e piante ornamentali. A causa del suo impatto su una così vasta gamma di ospiti, B. cinerea è uno degli più importanti patogeni mondiale. Studi effettuati hanno riportato che il patogeno uccide le cellule ospiti producendo tossine (ad esempio, l'acido ossalico e metaboliti fitotossici) portando alla degradazione della parete degli enzimi vegetali.

Biocontrollori naturali. Ceppi fungini del genere Trichoderma sono importanti biocontrollori e impiegati in tutto il mondo per il controllo di fitopatogeni quali B. cinerea, Fusarium spp., Pythium spp., Rhizoctonia solani, e Sclerotium rolfsii. Trichoderma spp. utilizza diversi meccanismi di biocontrollo, tra cui il micoparassitismo, attraverso l'avvolgimento delle ife attorno al patogeno ospitante, la secrezione di antibiotici come enzimi e metaboliti secondari, la modifica della rizosfera, la concorrenza per le risorse e lo spazio e la promozione della crescita dei meccanismi di difesa delle piante.
L-Amninoacido ossidasi (L- AAO )è un enzima che catalizza la deaminazione ossidativa e causa effetti citotossici su varie cellule, comprese quelle  tumorali, diventando anche per questo, il centro della ricerca in molti campi. Un precedente studio ha rivelato la presenza di un putativo di L-Amninoacido ossidasi nelle proteine secrete da Trichoderma harzianum ETS 323 coltivati in un terreno contenente ife B. cinerea.

Resistenza e prove effettuate. Nel processo micoparassitico  le ife di Trichoderma sp. avvolgono quelle  del patogeno. Una volta che l'ospite è parassitizzato, Trichoderma spp. secerne enzimi litici come glucanasi e chitinasi per  utilizzare il contenuto cellulare dell’ospite  come fonte di nutrienti.  Qui, il patogeno ospite può avere una risposta di difesa nelle prime fasi del processo  di parassitizzazione. Così, l'antagonismo tra questi due funghi può avvenire attraverso la secrezione di proteine extracellulari. Inoltre, l’ avvolgimento delle ife di Trichoderma spp. può essere impedito  a causa della resistenza del patogeno ospitante. Pertanto, l’avvolgimento  ifale di Trichoderma spp. può subire una fase di rallentamento. Uno studio in un’università di Taiwan ha effettuato dei test sull’antagonismo di  T.harzianum ETS 323 nei confronti di B. cinerea.

Velocità di antagonismo. Mentre si sviluppa vicino alle ife di B. cinerea, i rami ifali prodotti da T. harzianum ETS 323 si orientano verso la colonia del patogeno. Dopo 2-3 giorni di co-coltura, le ife di T. harzianum ETS 323 vengono in contattato e avvolgono le ife B. cinerea. Dopo il quarto e il quinto giorno di incubazione,  l’avvolgimento aumenta, provocando la cessazione della crescita delle ife di B. cinerea. Il sesto giorno di incubazione, è astata osservata la lisi delle ife di B. cinerea.

Effetto della disattivato B. cinerea ife con la secrezione di  Th-L-AAO. È stato effettuato un test su cinque giorni di coltura, per valutare gli effetti della secrezione dell’enzima Th-L-AAO in presenza o meno di ife di B. cinerea.  In questo modo è stato dimostrato che in presenza di B. cinerea la secrezione dell’enzima era notevolmente superiore da parte di T. harzianum ETS 323. Dopo 5 giorni di incubazione, T. harzianum ETS 323 coltivato con B. cinerea ha secretato una quantità tripla di Th-L-AAO rispetto al controllo. Il Th-LAAO  è l’enzima che inibisce la crescita delle ife di B. cinerea. In una prova è stato dimostrato che in 5 giorni, a concentrazioni di Th-LAAO  variabili, è stato ottenuta una diminuzione fino all’85% della crescita di ife del patogeno.

Prova in campo. È  stata inoculata una mela con B. cinerea e trattata successivamente con Th-L-AAO, mostrando una significativa inibizione delle lesioni indotte da B. cinerea dopo 6 giorni. La mela non trattata ha presentato un aumento di 12 volte del raggio di lesione rispetto a quella sottoposta a trattamento. Anche le foglie di tabacco trattate con Th-L-AAO hanno mostrato una maggiore inibizione di infezioni da B.cinerea. La foglia di controllo controllo, invece, ha evidenziato  lesioni diffuse intorno al sito infetto  con B.cinerea, con un raggio di lesione 17 volte superiore rispetto a quelle trattate.


Gli autori delle sperimentazioni sono Chi-Hua Cheng (Institute of Biotechnology, National Dong-Hwa University), Chia-Ann Yang (Institute of Medical Science, Tzu Chi University), and Kou-Cheng Peng (Institute of Biotechnology, National Dong-Hwa University).