Quando gli agrofarmaci vengono distribuiti sui campi agricoli, alcune delle goccioline compiono una deriva verso le aree circostanti grazie alle correnti d'aria. La legislazione europea pone la deriva come uno dei percorsi privilegiati dell'inquinamento da questo tipo di prodotti.
C'è una crescente preoccupazione per le persone che abitano nelle aree residenziali circostanti i campi agricoli. Questi paesaggi frammentati sono comuni nelle Prealpi italiane, per esempio nel territorio del Prosecco Conegliano-Valdobbiadene, una vasta area con vigneti che producono 60 milioni di litri di vino all'anno, per un valore di 360 milioni di €. Visto che agricoltori e residenti chiedono adeguate informazioni sull'esposizione, vi è un urgente bisogno di test sul campo per valutare le possibilità di ridurre la deriva conseguente l'uso degli spruzzatori.
In risposta a questa esigenza, un gruppo di ricercatori ha testato l'efficacia delle misure di mitigazione su un vigneto di 15 ettari nel nord-est italiano nel mese di agosto 2013. Per rilevare la dispersione del prodotto, fogli di carta sensibili all'acqua sono stati collocati a distanze diverse dallo spruzzatore. Per confrontare i metodi, i ricercatori hanno calcolato una linea dell'1%, che è la distanza dallo spruzzatore alla quale la deriva corrisponde all'1% del tasso applicato all'origine.
Nell'esperimento sono state testate apparecchiature ad alta e bassa dispersione in quattro condizioni sperimentali.
Una ha permesso la libera espansione della deriva, in assenza di piante, per vedere la sua massima gamma. In una seconda condizione, i ricercatori hanno misurato la deriva dello spray che ha bypassato i filari più lontani dallo spruzzo, consentendo loro di testare se le foglie di vite possono funzionare da barriere di mitigazione.
Questi spruzzatori di agrofarmaci sono dotati di ventilatori di assistenza che spingono lo spruzzo sulle viti, aggravando il fenomeno della deriva. Un altro test ha misurato l'efficacia dello spegnimento di questo flusso d'aria.
Infine, lo studio ha osservato come diverse densità di siepe riescono a ridurre l'effetto dannoso.
I ricercatori hanno scelto tre siepi con porosità ottica diversa, una misura della densità. Le hanno quindi classificate in poco folte, mediamente folte e folte, che hanno attenuato rispettivamente il 85,5%, 87,5% e 91,7% del flusso di prodotto. Questo dimostra che la copertura vegetale è un mezzo di mitigazione molto efficace. Quando si confrontano solo le apparecchiature ad alta e bassa diffusione in espansione libera, risulta evidente che le macchine a bassa diffusione limitano fortemente il potenziale di deriva, fino al 38%. Per le apparecchiature ad alta diffusione la linea 1% è stata calcolata a 14,5 metri, mentre per quelle a bassa deriva a 9 metri.
Rispetto all'espansione libera, i filari di vite tendono a mitigare la deriva di circa il 70% (se spruzzate con apparecchiature a bassa dispersione in estate, nella loro fase massima espansione fogliare). Questo ha dimostrato che la pianta coltivata in sé può essere un importante metodo di mitigazione. Inoltre, quando l'ultimo filare è stato trattato senza il sistema di ventilazione supplementare, la mitigazione è risultata del 74%.
Per ottimizzare questi vantaggi ci sono diversi accorgimenti che gli agricoltori possono seguire. Lo spegnimento dell'aria a pressione per gli ultimi filari, spruzzare l'ultima fila solo verso l'interno, e la sostituzione delle piante più piccole per mantenere una copertura piena. I ricercatori dicono che il metodo della linea dell'1% è utile per valutare danni a qualche animale selvatico, ma fanno notare che ci possono essere rischi per le acque di superficie nelle vicinanze, come stagni e corsi d'acqua. Anche la sensibilità delle aree circostanti deve quindi essere presa in considerazione quando si spruzzano agrofarmaci sulle colture.
Gli autori dicono che i loro risultati mostrano come le attrezzature e le tecniche anti-deriva possono significativamente mitigare il fenomeno e raccomandano che i programmi normativi ambientali includano al più presto queste strategie al fine di abbassare l'impatto sull'ambiente e sull'essere umano.