I benefici di un corretto utilizzo del suolo

Destinare gli spazi abbandonati alla creazione di aree verdi migliora l'ambiente cittadino, facendo anche risparmiare
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Il 40% delle gradi città europee (quelle con più di 200.000 abitanti) è interessato da un calo della popolazione. La conseguenza diretta è l'abbandono degli spazi cittadini, al quale gli urbanisti devono guardare come una sfida. L'opportunità è rappresentata dal fatto che un corretto utilizzo degli spazi abbandonati possa costituire un punto di partenza per l'implementazione dei servizi ecosistemici in città, creando nuove aree verdi. Queste potrebbero fornire una serie di benefici come il miglioramento della qualità dell'aria, la mitigazione del clima urbano e la protezione della biodiversità.

Uno studio tedesco, svolto nella città di Lipsia, interessata dall'abbassamento della popolazione e dalla contemporanea attivazione programmi efficaci nello sviluppo verde, ha cercato di identificare i legami tra ritiro urbano e fornitura di servizi ecosistemici.
I ricercatori hanno identificato i quattro fattori da considerare nella rigenerazione del territorio:
  • i diversi servizi ecosistemici che possono essere forniti da coperture del suolo diverse;
  • i benefici economici e il miglioramento della qualità della vita forniti dalle infrastrutture verdi;
  • gli effetti positivi e negativi di diversi approcci politici e di intervento nei confronti dell'uso del suolo;
  • i compromessi e le sinergie tra i vari servizi ecosistemici, i vantaggi economici e sulla salute in relazione alle politiche adottate.
Questi fattori hanno fornito la base per la costruzione di un modello in quattro fasi.
Nella prima fase i ricercatori hanno identificato le differenze tra due approcci alla riqualificazione di uno spazio abbandonato disponibile. Questo terreno libero, se coperto con cemento, non riesce a fornire servizi ecosistemici, se invece vien lasciato nudo o piantato con specie adatte, i benefici sono evidenti: miglioramento della qualità dell'aria, assorbimento delle acque piovane, ombreggiamento, protezione della biodiversità, stoccaggio di carbonio.
Nella seconda fase hanno legato i servizi ecosistemici ai vantaggi economici a al miglioramento della qualità della vita. Le osservazioni mostrano come una migliore qualità dell'aria fornita dagli spazi verdi migliori la salute e come l'effetto dell'allontanamento delle acque delle precipitazioni giochi un ruolo determinante nel miglioramento della sicurezza pubblica. Inoltre, la destinazione di spazi abbandonati alla creazione di orti urbani, può anche determinare la nascita di una nuova fonte di cibo.
Il terzo passo ha valutato la pianificazione politica dei potenziali strumenti utilizzabili nelle città interessate dal fenomeno dell'abbandono. Gli strumenti sono stati individuati grazie ai dati del progetto UE “SHRINK SMART”.
È risultata subito evidente la forte variabilità di effetti generata dallo stesso strumento adottato. Per esempio la costruzione di case basse e isolate, libere su quattro lati, con ampio spazio tra gli edifici, migliora in maniera considerevole i servizi ecosistemici. Questa tipologia di abitazione risulta però utilizzabile solo da fasce abbienti di popolazione, non è quindi sostenibile economicamente. Per questo motivo la creazione di edifici bassi, accessibili economicamente da fasce più ampie di popolazione potrebbe generare dei benefici per l'intera città.
Nella quarta e ultima fase, i ricercatori si sono concentrati sulle sinergie e i compromessi tra le varie strategie politiche. La creazione di spazi verdi, come i parchi pubblici, fornisce una quantità importante di benefici, ma offre poco in termini di rendimento economico immediato. Tuttavia, un approccio di questo tipo, riesce a generare benefici economici indiretti come una minor pressione sul sistema sanitario, la creazione di posti di lavoro e un aumento del prezzo delle abitazioni.

Si richiede quindi agli amministratori pubblici un approccio lungimirante alla gestione degli spazi abbandonati e degli spazi verdi già esistenti. Questo studio fornisce un metodo in quattro tappe che permette una rapida valutazione dei benefici derivanti da un corretto uso del suolo.