Un altro parco in città: Pistoia si copre di verde per un giorno

Un tappeto erboso steso nel cuore del centro storico, fornisce il pretesto per un punto di vista insolito. Domenica 8 giugno, una piazza diventerà giardino
Come ormai da due anni, si rinnova l'appuntamento con "un altro parco in  città". Il prossimo 8 giugno, piazza della sala e piazzetta degli ortaggi di Pistoia si copriranno di verde. La realizzazione del progetto ha visto al collaborazione congiunta dello studio architettonico "Un altro Studio" (autore del seguente articolo), della Giorgio Tesi Group, del Consorzio turistico città di Pistoia e dello zoo locale.

La bellezza delle stagioni. Come l’ atto del respirare, o il lavoro di un muscolo involontario - il cuore simbolicamente su tutti- il ruolo aggregante che il giardino svolge all’ interno della vita di una comunità è qualcosa di notorio, eppure quasi dimenticato.
Le folle sembrano ricordarsi del benessere che il contatto con un manto erboso può offrire solo con l’ avvicinarsi dell’ estate e della primavera, quasi dimentiche, o peggio inconsapevoli, della trionfale bellezza di un parco avvolto dai colori autunnali, o del meraviglioso silenzio in cui la neve avvolge gli alberi durante gli inverni più candidi.
 
Contesto inaspettato. Da sempre la funzione rigenerante è stata tipicamente collegata a un contesto naturalistico, più che a un elemento naturale: ben poca cosa rappresenta un’ aiuola fiorita in mezzo a una carreggiata invasa dalle macchine, e così un fazzoletto verde scampato all’ edilizia moderna. Eppure, citando J. Nouvel, nella “storia scritta in un libro di pietra” che ci racconta la città di Pistoia, esiste la prova che un piccolo giardino incastonato all’ interno di un contesto storico antropizzato, una corte medievale ad esempio, può suscitare nel fruitore emozione e meraviglia.
 
Il quotidiano diverso. La meraviglia che coglie lo scalatore quando con lo sguardo riesce a superare la parete di roccia che gli occlude la vista, e davanti a lui si apre, immensa e lontana, la vallata, ha molto di simile con lo stupore che si può provare scoprendo che al di là del muro che tutti i giorni costeggiamo nei nostri tragitti quotidiani si apre un piccolo e lussureggiante giardino. Non un parco aperto a tutti, ma un vero e proprio Hortus Conclusus, dove una panchina giace vuota, attendendo paziente che un esploratore del quotidiano volga lo sguardo a lei.
 
Piccoli spazi verdi da valorizzare.  L' evento UAPC (Un altro parco in città) nasce con la volontà di promuovere una caratteristica unica della città di Pistoia: la presenza di un gran numero di corti verdi, di giardini segreti, contesti naturali assolutamente inediti, nascosti agli occhi del passante, chiusi dietro alle alte mura intonacate, relegati in corti private, negli orti delle curie, e in qualche modo strappati alla loro funzione di collante sociale.
Il contrasto tra le verdeggianti cromie della vegetazione con i colori caldi delle pietre e delle tinte delle città mediterranee, costituisce un paesaggio naturale e al tempo stesso antropomorfizzato, la cui rara bellezza deve essere portata fuori dai perimetri murari che lo nascondono, anche fosse per una sola volta l' anno.
 
Tappeto verde in città. E così è stato fatto. Il giardino urbano esce dal suo recinto, ma non dal suo contesto, e va ad animare, silenziosamente, le piazze centrali della città:  le Piazze in cui vanno in scena le attività cardine della vita cittadina  da secoli, una su tutte lo svolgimento dello storico mercato ortofrutticolo, le piazze in cui la storia secolare della città trova un punto di incontro con i costumi delle generazioni future e presenti, le piazze, dunque, palcoscenico perfetto per la restituzione del verde al suo ruolo principe, quello di aggregante sociale, mezzo potente di connessione personale di cui la nostra moderna società, sempre più "collegata" eppur mai così frammentata, può liberamente disporre.
 
Questo l' intento della manifestazione, rendere il verde urbano alla vita dei cittadini, di più, trasferirlo per un giorno dai suoi nascondigli, invisibili ai più e inaccessibili a molti, nel luogo nevralgico del centro storico, dove lo si potrà attraversare, lo si dovrà attraversare, per tornare a casa, per svolgere le più banali attività quotidiane, e poter così raccoglierne a pieno le esperienze sensoriali, che dal giardino nascono e che solo l' attraversamento del giardino può offrire.