Massaria dei platani: Londra, un esempio di gestione

Il fungo causa la caduta di grossi rami, causando pericoli per le persone. Il ruolo degli stress e l'importanza di ridurre condizioni favorevoli all'insorgenza del patogeno
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I platani rivestono una particolare rilevanza per la città di Londra. Non vi è dubbio che Platanus x hispanica sia la specie che caratterizza parchi e viali della metropoli.  Per questo, l’arrivo in Gran Bretagna della Massaria (Splanchnonema platani), ha destato da subito un forte allarme.  Si tratta di un fungo che provoca lesioni estese sulle superfici dei rami, causandone la caduta. Non è solo una questione fitopatologica, quindi, ma il danno può tradursi anche in un potenziale rischio per la fruizione.

Tutto è cominciato nel 2009, quando il  team di gestione delle alberature londinesi  cominciò a notare delle grandi lesioni sui rami che emettevano degli essudati. Sintomi simili sono stati segnalati in Europa continentale, in particolare in Germania, Austria, Paesi Bassi e parte della Francia.
La prima identificazione di Massaria nella capitale inglese, però, è arrivata nel 2011. Da subito sono state stanziate risorse speciali, mentre la London Tree Officers Association (LTOA) ha elaborato una scheda gratuita per il riconoscimento della malattia da parte dei privati. Il Royal park e il Forest Research si sono adoperati per lo studio del comportamento del fungo, anche alla luce dei cambiamenti climatici.

Sintomi classici. La malattia comunemente conosciuta come Massaria, di solito, infetta rami raramente con un diametro superiore a 20 cm. I rami infetti, seppur apparentemente sani, possono improvvisamente rompersi. Il danno si manifesta  sul lato superiore del ramo, in prossimità della  base o spesso a metà strada lungo la sua lunghezza, in cui l’attacco fungino prende piede. All'inizio,  è possibile notare una lunga striscia rosa-marrone che diventa più bruna con il tempo virando, infine, al nero con evidenti spore. È possibile notare una zona ben delimitata in cui la corteccia e le cellule dei tessuti del ramo vengono attaccate; il legno marcisce, diventando asciutto e morbido e perdendo la propria elasticità.
Poiché l'attacco fungino è situata nella parte superiore dei rami è, spesso, impossibile notarlo da terra sui rami vivi, mentre quelli secchi possono mostrare danni ben identificabili come la desquamazione della corteccia e un colore arancione sulla superficie del legno. Sono ben visibili anche le ife fungine  bianche.

Ceppo più aggressivo. Il fungo è stato conosciuto per più di 100 anni come non troppo dannoso, ma da pochi anni sembra essere cambiato in un ceppo più aggressivo, poiché attacca rami forti e di grandi dimensioni, oltre a quelli più deboli e piccoli. Le condizioni cause di stress giocano un ruolo importante: i sintomi si accentuano, in particolare, dopo un periodo siccitoso e con temperature elevate che hanno causato uno stato di stress alle piante. Indagini svolte in Europa mostrano una relazione tra l'intensità dei sintomi con fattori agronomici e nutrizionali negativi.   

Si pensa che un albero sottoposto a condizioni siccitose concentri la trasmissione delle risorse idriche sui rami più produttivi. Quelli più bassi e orizzontali, con un minor numero di foglie meno utili per l'albero, ricevono una quantità di risorse idriche più bassa. Questa condizione può essere l'innesco per far sì che la Massaria diventi attiva. Ciò spiega il perché in Europa continentale, i platani dei parchi più grandi sono stati meno colpiti rispetto agli alberi lungo le strade e anche perché i sintomi si sono aggravati nel 2011 a Londra: nella città è caduta poca pioggia, la primavera è stata particolarmente calda e seguita da un'estate secca;  in autunno la temperatura è stata sopra le medie. Il fungo è in grado di provocare una rapida rottura dei rami  dopo l'infezione (entro tre o quattro mesi). È estremamente raro che un albero muoia a causa della malattia e spesso non è richiesto l’ abbattimento, ma solo la rimozione del ramo infetto. 
La sfida delle municipalità

Visto che il problema si traduce in sicurezza per i frequentatori dei parchi e per la viabilità stradale, si capisce che nelle città occorra un’attenzione particolare. Solo un monitoraggio frequente può garantire la sanità delle alberature di platani. A Londra, per esempio, sono stati formati degli ufficiali per il controllo dei tanti platani presenti nella metropoli. 

La diagnosi precoce sui rami infetti è l'obiettivo principale per ridurre il rischio di incidenti a persone e cose. Tutto questo richiede personale addestrato in grado di identificare i sintomi. L'ispezione dei platani deve essere ripetuta regolarmente, forse con una frequenza di ogni due o tre mesi in tempi particolarmente caldi e secchi. Sono necessari veicoli con piattaforme  e, se necessario, “tree climber” addestrati , ma si spera che possano essere sviluppati metodi fotografici eventualmente meno costosi. I rami infetti devono essere rimossi immediatamente per evitare la diffusione del fungo e gli alberi devono essere controllati almeno una volta all'anno, se non di più di frequente.

Non sono disponibili fungicidi e la difesa si concentra sulla riduzione delle cause da stress. Risulta, perciò, di fondamentale importanza l’assistenza post impianto dei giovani platani. Sono state sviluppate prove, non sul controllo diretto del fungo, ma sulla corretta gestione degli alberi, così da evitare cause di stress. I test si sono concentrate sulle potature,  l'applicazione di fertilizzanti liquidi, sull’utilizzo delle micorrize e sulla pacciamatura organica.