La presenza in Europa del coleottero Saperda candida

Isolato nel 2008 nella regione EPPO, la sua diffusione pare essere limitata alla sola Germania. Una panoramica sull’insetto xilofago
Le prime segnalazioni. Grazie ad alcuni controlli svolti in Germania, il segretariato EPPO è stato informato della presenza di Saperda candida (Coleoptera: Cerambycidae) sull'isola di Fehmarn (nel Mar Baltico). Nel 2008, alcuni Sorbus intermedia di circa 30 anni di età, a dimora in un’alberatura stradale, hanno iniziato a mostrare sintomi di infestazione. Sono stati osservati un coleottero e un numero considerevole di fori circolari con diametro di circa 9 mm localizzati principalmente alla base dei fusti. Le larve individuate sulle piante sono state prontamente isolate. Il coleottero è stato identificato dall’entomologo tedesco O. Nolte come Saperda candida, risultato confermato in seguito anche dal Dott. Lingafelter dell’USDA National Museum of Natural History (Washington). All'interno della zona colpita sono stati effettuati 18 abbattimenti su un totale di 250 alberi presenti nel viale ed è stato messo in atto un intenso programma di monitoraggio. In seguito all’attacco è stata istituita un’area di sicurezza di 2 km di raggio. Le rilevazioni puntuali sull’area hanno permesso di individuare i sintomi su due alberi di Malus e su un Crataegus. L’identificazione delle larve è stata confermata dall’analisi PCR.
L'origine dell’introduzione di S. candida in Germania è oggetto di indagine, ma rimane ad oggi sconosciuta. Questo insetto viene considerato potenzialmente molto pericoloso poiché potrebbe facilmente stabilirsi in Europa, grazie alla massiccia presenza di specie native adatte alla sua nutrizione.
L’insetto, originario del nord America, colpisce Crategus, Cydonia, Malus, Prunus, Pyrus, Sorbus, Amelanchier, Aronia e Cotoneaster.

Descrizione e danni.
Nel suo areale di origine, l’insetto compie il suo ciclo vitale in 2 o 3 anni. Gli adulti si presentano di color marrone chiaro con due strisce bianche che percorrono il corpo per tutta la lunghezza. Sono lunghi circa 20 mm senza considerare le antenne (anch’esse di circa 20 mm di lunghezza). L’adulto compare da maggio a luglio, periodo nel quale avvengono gli accoppiamenti. Le femmine depongono le uova all’interno di fessure alla base dei fusti. Dopo la schiusa, le larve iniziano a nutrirsi e nella tarda estate vengono a trovarsi tra la corteccia e l’alburno, provocando una ferita con conseguente emissione di linfa da parte della pianta. Le larve sono biancastre o gialle e a maturità misurano da 20 a 45 mm. Queste si impupano all’interno delle gallerie, per sfarfallare come adulti a maggio/giugno.  Le popolazioni non sono sincronizzate, quindi gli adulti compaiono ogni anno.
Gli adulti si nutrono di foglie ma il danno è causato in larga parte dalle larve, che attaccano sia alberi sani che indeboliti, scavando gallerie nei tronchi e nei rami, mostrando una certa preferenza per la base del fusto. Questi danni, causati dall’alimentazione dell’insetto, possono rappresentare un elemento che aumenta il rischio di mortalità, soprattutto nei giovani impianti. Gli alberi attaccati risultano inoltre più suscettibili alle rotture in caso di fenomeni atmosferici violenti.

Una difesa difficile.
Gli alberi da frutto come Malus, Pyrus e Prunus sono ampiamente coltivati nella regione EPPO, così come massiccia è la presenza di Cotoneaster, Crataegus e Sorbus in parchi, giardini e aree boschive. S. candida può generare problemi rilevanti sia nei vivai che nei giovani impianti urbani. A causa della difficoltà nell’individuare l’insetto, è probabile che questo parassita possa essere trasportato all’interno di piante infette. Il controllo risulta complesso poiché trascorre la maggior parte del suo ciclo vitale all’interno del legno e la difesa chimica è possibile solo nel periodo dell’ovideposizione, per colpire adulti e giovani larve prima dell’inizio dell’alimentazione. Nelle aree in cui si ritrova il parassita, di solito si consiglia di ispezionare gli alberi ai primi segni di infestazione (ad es. emissioni di linfa, segatura, fori sui fusti) e di uccidere le larve inserendo sonde flessibili all’interno delle gallerie. Per gli alberi colpiti in maniera grave è necessario operare un abbattimento con conseguente abbruciamento del legname. Tra i nemici naturali viene segnalato il picchio e il parassitoide Cenocoelius saperdae, ma i dati presenti in letteratura sono molto scarsi. Considerando la lista delle piante ospiti e la sua area di origine (tutto il Canada e gli Stati Uniti), è probabile che S. candida possa stabilirsi con successo nella regione EPPO. Anche se sarebbero necessarie ulteriori informazioni sul danno economico in Nord America, la S. candida rappresenta a ragione una concreta minaccia, in particolare per gli alberi da frutto prodotti dall’attività vivaistica.
Al momento l’insetto compare nella lista EPPO A1, tra gli organismi da quarantena.

Fonte
Foto per gentile concessione di Frank Guarnieri