Nuovi cloni di olmi resistenti alla grafiosi: scarica le schede tecniche

Si chiamano ‘Arno’, ‘Fiorente’, ‘Morfeo’, ‘Plinio’ e ‘San Zenobi’ e sono state selezionate anche per le loro caratteristiche ornamentali

Fin dai tempi preistorici l’olmo è stato un fedele compagno dell’uomo e, infatti, ha avuto molteplici usi quali legname di pregio, foraggio, medicina, come tutore vivo della vite, come alberatura urbana e molti altri ancora. Le caratteristiche che hanno fatto prediligere questa pianta rispetto ad altre latifoglie sono anche la facilità del trapianto, l’adattabilità a condizioni pedoclimatiche molto varie e difficili per altre specie arboree, la rapidità di accrescimento, la bellezza della chioma, la facile deperibilità di semi e foglie, la resistenza all’inquinamento.

Grafiosi e suscettibilità. A partire dal 1910 in Europa si sono susseguite due pandemie di grafiosi causate dall’introduzione di due differenti patogeni fungini, Ophiostoma ulmi e Ophiostoma novo-ulmi, trasformando l’olmo, annoverato tra le latifoglie nobili, da grande albero a piccolo cespuglio. La gravità dei danni e l’impressionante rapidità di diffusione di questa malattia destarono l’interesse dell’opinione pubblica e dei ricercatori che cercarono una soluzione efficace al problema.Tutte le specie europee di olmo sono risultate suscettibili a questa malattia. Al fine di recuperare questa specie sia in campo ornamentale che in quello della produzione di legname di pregio, negli anni ‘70 è stato avviato un programma di miglioramento genetico tradizionale che ha previsto di coniugare le ottime caratteristiche fenotipiche dei nostri olmi con la resistenza alla malattia delle specie asiatiche. La selezione, quindi, è stata indirizzata non solo verso la resistenza, ma anche verso il portamento, la forma della foglia, la rapidità di accrescimento e l’adattabilità al clima mediterraneo. Questo lavoro ha portato, negli ultimi anni, al brevetto di cinque cloni di Olmo: ‘Arno’, ‘Fiorente’, ‘Morfeo’, ‘Plinio’ e ‘San Zanobi’ e che coniugano tutte queste caratteristiche, mentre molti altri sono ancora in studio presso l’Istituto per la Protezione delle Piante CNR di Firenze.

Leggi anche:
"La grafiosi in Australia, controllo e rischi di diffusione"

"Amsterdam, città degli olmi: così è organizzata la lotta alla grafiosi"

"A Firenze una conferenza sull'olmo. Scarica su Aboutplants il "book of abstract"

"Gli olmi tornano a morire, ma non tutti!"

"La moria degli Olmi inglesi, problema per lepidotteri e paesaggio"

Foto di Beentree