Il Royal Botanic Gardens di Cranbourne vince il World Architecture Festival 2013

Il premio come migliore progetto paesaggistico dello scorso anno, è andato alla riqualificazione di una cava dismessa in Australia. L' opera è apprezzata dai paesaggisti di tutto il mondo
Chi solo qualche anno fa si fosse trovato nel luogo dove ora sorgono i magnifici Royal Botanic Gardens di Cranbourne, a circa 45 km sud -est dal centro di Melbourne, non avrebbe notato nient’altro che l’inospitale eredità di una cava dismessa: un’arida distesa sabbiosa segnata dalle molte ferite inferte al territorio dall’attività dell’uomo.

Team vincente. Il primo premio come migliore progetto paesaggistico al World Architecture Festival 2013 è, infatti, solo l’ultimo dei tanti riconoscimenti collezionati dallo splendido progetto dei team di paesaggisti e botanici, capitanati da Taylor Cullity Lethlean e Paul Thompson (Plant Design Pty Ltd). Un progetto aperto al pubblico nel 2006 e ultimato nel 2012, che ha saputo trasformare in un decennio questo luogo desolato in uno splendido paradiso terrestre tipicamente australiano.

Diversi bioclimi in 25 ettari. La particolare disposizione del paesaggio accompagna il visitatore in un lungo viaggio alla scoperta della flora e della fauna di 15 differenti bioclimi: dal deserto delle zone centrali alla costa, si attraversa un percorso scandito da sabbie rosse, spazi verdi fioriti, alberature, laghi artificiali e corsi d’acqua, edifici, installazioni e arredi in materiali naturali come legno e granito. Quest’universo racchiude una serie di giardini espositivi, dove è possibile apprezzare la bellezza e la biodiversità delle piante australiane nel paesaggio predisposto dall’uomo.
Il giardino botanico comprende 25 ettari circondati da zone umide, brughiere selvagge e macchia boschiva incontaminata, con una serie di aree attrezzate per il pic-nic e oltre 10 km di sentieri, disseminati di strani cartelli segnaletici che invitano a fare attenzione a serpenti e bandicoot (piccoli marsupiali autoctoni), presenti in quello che è il rifugio di molte specie animali protette.

Servizi dedicati ed escursioni mirate. Alcuni punti panoramici sopraelevati - come quelli di Gibson Hill o di Howson Hill, accanto a una bella collezione di rari eucalipti mallee - offrono una splendida visuale sui giardini sottostanti. Tra le maggiori attrazioni: Red Sand Garden, Rockpool Waterway, Escarpment Wall sculpture, Eucalypt Walk e Melaleuca Spits, che ripropone il paesaggio umido dei grandi estuari australiani.
Ammirando le 170.000 piante di 1.700 differenti specie, i visitatori possono godere di servizi dedicati, come l’organizzazione di escursioni guidate, percorsi per ipovedenti, laboratori e programmi didattici, o possono essere affiancati da volontari maestri giardinieri, prodighi di consigli sulla coltivazione delle piante australiane nel giardino di casa.

Acqua: risorsa inestimabile. Con il progetto di riqualificazione dell’area naturale, i paesaggisti dei "Royal Botanic Gardens" di Cranbourne hanno dimostrato il loro impegno reale nel campo della sostenibilità ambientale: in una zona prevalentemente desertica, con un’attenta opera di pianificazione delle specie selezionate e degli impianti di circolazione dell’acqua, in questi anni sono riusciti a ridurre progressivamente il consumo idrico di oltre il 60%. In questo senso è importante il valore didattico dello Water Saving Garden, che insegna a selezionare piante con esigenze simili e limitate, avvezze a quell’alternarsi di periodi di aridità e d’inondazioni tipico di questa parte dell’emisfero.

Articolo realizzato da Tiziano Codiferro - Master Gardener
 
Foto da Wikipedia