Phytophthora: La Maddalena come caso di studio

Una ricerca italiana ha evidenziato presenza di specie del fungo mai riscontrate prima. I problemi per la flora endemica.

Il bacino del Mediterraneo è stato riconosciuto come uno dei 25 hotspot di biodiversità a livello mondiale per la conservazione, visto che conta una rappresentanza di più di 25.000 specie di piante, circa la metà delle quali endemiche. Le isole tirreniche e gli arcipelaghi sono caratterizzati da un altissimo grado di endemismo. Questa caratteristica è principalmente il risultato della storia geologica e climatica partita dal Cenozoico, quando questi territori sono diventati un crocevia di taxa dai diversi continenti e servirono da rifugio durante i periodi interglaciali. 

Dal 2008, si è diffuso un grave declino con mortalità dei lecci su Caprera, la seconda più grande isola dell'arcipelago di La Maddalena. Durante lo studio di questo evento epidemico, sono stati isolati diversi ceppi di Botryospaeriaceae e Phytophthora spp., in particolare Diplodia corticola e Phytophthora cinnamomi sono stati identificati come le cause principali di questa malattia. Successivamente, è stata rilevata la presenza di Phytophthora parvispora da piante morte di A. unedo. Nel corso di queste indagini, è stato notato il deperimento di numerose altre specie di piante tipiche della macchia mediterranea, tra cui Asparagus albusCistus sp.J. phoeniceaJ. OxycedrusP. lentiscus e Rhamnus alaternus e sono stati condotti accertamenti per stabilire se le specie di Phytophthora possano essere associate alla sintomatologia di questi arbusti.

In uno studio preliminare, è stata recuperata una serie inaspettata di specie di Phytophthora, alcune delle quali comuni, ma altre raramente osservate nelle foreste o proprio scarsamente ritrovate in generale. Sono stati trovati due gruppi che non possono essere assegnati a nessuna delle specie conosciute.

I principali obiettivi del lavoro sono stati:

  • studiare la diversità delle specie di Phytophthora nel declino della macchia mediterranea nel  Parco nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena;
  • caratterizzare gli isolati delle due nuove specie di Phytophthora;
  • valutare l'aggressività delle principali specie di Phytophthora verso le specie vegetali legnose.

Sulla base dei caratteri morfologici, le relazioni di crescita e temperatura e le analisi della sequenza genetica, gli isolati sono stati identificati come Phytophthora asparagiP. bilorbang, P. cinnamomiP. cryptogeaP. gonapodyidesP. melonisP. syringae. Tutte le specie sono risultate molto aggressive e in grado di sviluppare sulle specie vegetali diversi danni partendo dalla rizosfera fino al colletto e al tessuto legnoso.

Il  Parco nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena (Italia), che si trova tra il nord-est della Sardegna e il sud della Corsica, è considerato un micro-hotspot, che ospita più di un migliaio di taxa di specie vascolari, con 54 endemismi sardi. Questo arcipelago, composto da 7 isole maggiori e 55 isolotti, copre una superficie di circa 5.134 ettari. Mentre le isole minori sono caratterizzate da siti rocciosi e secchi non in grado di ospitare dei boschi, quelle principali sono coperte da foreste dense di sempreverdi di Quercus ilex e Juniperus phoenicea, mescolati con diverse specie arbustive tipiche della macchia mediterranea, come Arbutus unedoCistus spp. ed Erica arborea a comporre il sottobosco. 

Nei siti più esposti ai venti si osservano principalmente A. unedoJ. phoeniceaOlea europaea var. sylvestris, Phillyrea angustifolia e Pistacia lentiscus. A causa di questi habitat unici, l'arcipelago di La Maddalena è stato dichiarato come sito di importanza comunitaria e zona di protezione speciale per la conservazione della biodiversità (direttiva 92/43 / CEE).


Per i risultati completi: http://journals.plos.org