Verde fluviale sul corso del Medway

La partecipazione dei cittadini come elemento chiave della fase progettuale. Il caso del parco di Maidstone
Maidstone, nella contea del Kent, nel Regno Unito, ha sempre rappresentato un importante snodo commerciale. La città, costruita lungo le rive del fiume Medway, ha avuto origine sulla riva est, dove si trovano il centro storico della città e le sue principali aree commerciali. Le zone residenziali, comprese le costruzioni più recenti, sono invece sulla riva occidentale. Gli scarsi collegamenti tra le due sponde hanno portato alla comparsa di aree isolate lungo le rive del fiume che, nonostante il suo ruolo storico nella storia e nello sviluppo della città, ha iniziato ad apparire ai residenti come una fonte di disagio e di pericolo.
 
Il sito e la strategia. Sulla riva occidentale, i terreni occupati una volta da una cartiera, intrappolati tra la linea ferroviaria e il fiume, sono stati abbandonati e sono diventati inaccessibili nonostante la loro vicinanza al centro della città. Questa negligenza ha portato alla crescita incontrollata della vegetazione, con conseguenti problemi di conservazione a causa della presenza di alcune specie invasive che hanno ostacolato lo sviluppo naturale di un ambiente con una popolazione arborea adulta.
La donazione di un ex terreno industriale all'amministrazione pubblica ha rappresentato un impulso decisivo per avviare finalmente un ampio progetto di riqualificazione con la pretesa di ridefinire il rapporto tra il fiume Medway e la città, attraverso interventi strategici in diverse aree del corridoio naturale.
Lo sviluppo del progetto è stato partecipativo, sul modello statunitense. Un gruppo di lavoro composto da rappresentanti politici, specialisti e associazioni locali si è adoperato per animare delle discussioni pubbliche, al fine di scoprire quali erano le criticità e i desideri dei cittadini nei confronti del fiume e del nuovo parco.
 
L'intervento. La costruzione della passerella Lockmeadow, che ha unito una nuova zona di svago col centro urbano, ha rappresentato l'inizio del miglioramento dei collegamenti tra le due parti della città. Accanto a questo nuovo polo attrattivo, sulla sponda occidentale, è stata installata una nuova banchina per gli sport acquatici, mentre diversi spazi lungo il fiume sono stati rinnovati e trasformati in camminamenti verdi. Lo spazio sul lungofiume, lungo una decina di km, è adesso interamente percorribile a piedi nel contesto di un bellissimo parco fluviale.
Il nucleo centrale è costituito dal Whatman Park, progettato sui dieci ettari di terra appartenenti alla vecchia cartiera, da cui prende il nome. È legato alla città da due nuove passerelle, una per ogni estremità. Nel lavoro preliminare sul parco, è stato identificato il maggior numero possibile di specie vegetali dal sito. Sono state poi suddivise tra quelle che necessitavano di conservazione e quelle nocive per l'ambiente, procedendo poi all'eliminazione delle seconde e ai nuovi impianti per le prime.
L'area centrale del parco, una radura in mezzo al verde, è la parte subito identificata come punto di incontro dai cittadini ed è diventata il luogo per lo svolgimento di una serie di eventi sociali. Ospita un'arena, una tribuna per funzioni pubbliche e aree per il riposo. Le attrezzature di questa zona sono in acciaio inossidabile e l'illuminazione è a livello del suolo, evitando così l'atmosfera urbana, frequentemente associata con le strutture di illuminazione verticale.
All'estremità nord del parco si trovano strutture didattiche come aule e zone di studio della natura, gestite dalle scuole locali. Gli altissimi Pinus presenti sono stati utilizzati come base per la costruzione di una serie di piattaforme elevate che corrono tra gli alberi. Queste funzionano da vedette privilegiate per l'osservazione del contesto naturale e di quello urbano. Sono anche state costituite zone protette all'interno del parco, interdette al pubblico, nel tentativo di favorire il recupero della diversità naturale, vegetale e animale.
Data la vicinanza del parco al centro di Maidstone e alle stazioni ferroviarie, i progettisti hanno scelto di limitare al minimo i parcheggi per i veicoli nei pressi del parco al fine di incoraggiare una mobilità alternativa. La futura costruzione dello stadio di calcio per il club locale necessiterà però di nuove aree di parcheggio da includere nel progetto complessivo.
 
Dopo la costruzione. Il nuovo River Park a Maidstone è il risultato di un intenso processo in cui tutte le attività e gli usi presenti sulle rive del fiume Medway sono stati integrati in un unico contesto. Fattore molto importante è stato il monitoraggio effettuato dopo la creazione del parco. Studi dettagliati sui flussi e sullo stato del fiume, hanno consentito di individuare i luoghi in cui i nuovi ponti di collegamento hanno funzionato meglio e al contempo le aree che hanno evidenziato ancora delle criticità.
Una visione della zona nel suo complesso ha permesso la rigenerazione di molti spazi adoperando diversi livelli di intensità del lavoro, scegliendo soluzioni rispettose e il mantenimento di un alto grado di diversità. Grazie a queste scelte la città ha raggiunto l'obiettivo del miglioramento dell'ambiente e del paesaggio. Oltre all'acquisizione di una nuova accessibilità, fondamentale per la conservazione del lungofiume, la geografia urbana è cambiata e il corso d'acqua è tornato a essere il protagonista della vita sociale della città.
 
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