Un recente dibattito sulle linee guida per le prossime politiche agricole comunitarie ha evidenziato l'esigenza di tornare al valore delle piccole comunità. Il particolare ruolo dei migranti.
Cosa significa rinazionalizzazione della PAC? Quale ruolo avranno i migranti nella nuova PAC per "affrontare le cause delle migrazioni"? Allora il greening scompare?
Queste e tante altre domande impegnano in questi giorni il dibattito a Bruxelles intorno alla nuova comunicazione adottata dalla Commissione europea su “Il futuro dell'alimentazione e dell'agricoltura”, che delinea come garantire che la più vecchia politica comune dell'UE continui ad essere adeguata alle esigenze future.
Ecco alcune anticipazioni.
Pur mantenendo l'attuale struttura a due pilastri, il nuovo approccio, più semplice e flessibile, definirà le azioni a livello nazionale attraverso dei Piani Strategici.
Agricoltura ed Innovazione. Le esigenze e i contributi delle zone rurali dovrebbero riflettersi fedelmente sul programma di ricerca dell'Unione europea e la futura PAC dovrà potenziare ulteriormente le sinergie con la politica in materia di ricerca e innovazione nella promozione dell'innovazione
I “piccoli comuni intelligenti”. Questo concetto emergente, che si esplica attraverso una serie di iniziative e progetti pilota, aiuterà le comunità locali ad affrontare in maniera chiara e completa i problemi riguardanti le lacune nella connettività a banda larga, le opportunità di lavoro e la fornitura di servizi.
Novità importante per l'Italia è il ruolo che la Commissione intende dare alla Pac per l'integrazione dei migranti e la cooperazione allo sviluppo, ad esempio creando opportunità di occupazione e attività generatrici di reddito nelle regioni di origine e di transito dei migranti, anche mediante i progetti pilota del piano di investimenti esterni dell'UE per la formazione dei giovani agricoltori, con la partecipazione delle organizzazioni europee degli agricoltori.
BIBLIOGRAFIA:
COM(2017) 713 final
http://www.ansa.it