L'effetto "isola di calore" volano per lo sviluppo dei fitofagi

Una ricerca ha dimostrata l'elevata capacità di adattamento al riscaldamento di una cocciniglia. Complice anche lo stress a cui sono sottoposte le piante
I fitofagi sono spesso più abbondanti nelle aree urbane che in quelle rurali, anche se i cambiamenti nelle piante ospiti e la perdita di efficacia dei parassiti naturali non sempre spiegano questa abbondanza. Ci ha provato uno studio, dimostrando come l'aumento di temperatura possa influire sulla presenza di una cocciniglia.

Calore: insetti più adattabili. Le aree urbane sono generalmente più calde rispetto a quelle rurali circostanti. La così chiamata “isola di calore” deriva dalla minor presenza di copertura vegetale e da una estesa copertura impermeabile delle superfici. Il fenomeno del riscaldamento urbano è stato notato per la prima volta nel 1833 ma gli effetti del calore sulle caratteristiche e l'abbondanza degli animali in città restano in gran parte sconosciuti.
Le alte temperature urbane dovrebbero avere effetti più pronunciati sugli ectotermi, che risulterebbero favoriti nello sviluppo. In questa categoria troviamo anche gli insetti, di particolare interesse per il loro ruolo di impollinatori, vettori di malattie e parassiti delle piante.

Ricerca per ipotesi. I ricercatori hanno ipotizzato che sia l'effetto “isola di calore” a ricoprire il ruolo di driver più importante nello sviluppo del fenomeno.
Per dimostrare questa affermazione, una ricerca statunitense ha studiato gli effetti del riscaldamento sulla biologia di Parthenolecanium quercifex, una cocciniglia parassita sedentaria.
I ricercatori hanno formulato quattro ipotesi:
  • P. quercifex è più abbondante in città rispetto alle zone rurali limitrofe;
  • il riscaldamento urbano ne fa aumentare il numero poiché diminuiscono i parassitoidi;
  • il riscaldamento urbano aumenta P. quercifex poiché ne fa aumentare la fecondità;
  • P. quercifex ha un vantaggio fisiologico e adattativo quando proviene da zone calde piuttosto che quando viene raccolto in zone fredde;
Per dimostrare le prime due ipotesi sono stati sovrapposti dei dati di rilevamento, sia per l'insetto che per le larve di parassitoidi, a delle mappe termiche. Questo ha reso possibile il confronto tra le zone più calde cittadine e le zone più fresche fuori città.
Per la terza ipotesi i ricercatori hanno raccolto gli ovisacchi in zone con temperature differenti e hanno contato il numero di uova presenti con l'utilizzo di macrofotografie.
Per l'ultima affermazione sono stati condotti studi in serra confrontando le differenze fisiologiche delle cocciniglie nate da ovature provenienti da serre fredde o da serre calde a varie temperature.

Alta adattabilità e vantaggi fisiologici. I ricercatori hanno scoperto che, nella stessa generazione, gli ovisacchi deposti risultavano 5,5 volte più abbondanti sugli alberi esposti a temperature più calde. Nella generazione successiva 7 volte maggiori.
La percentuale di uova parassitizzate non differisce tra i siti caldi e quelli freddi, così come il numero di uova presenti negli ovisacchi. Quindi lo studio non è riuscito a dimostrare la validità della seconda e della terza ipotesi. Per quanto riguarda la quarta e ultima ipotesi, le cocciniglie raccolte dalle serre calde sono risultate generalmente favorite (più abbondanti) quando inserite nei nuovi ambienti rispetto a quelle raccolte nella serra fredda.
Gli alberi in ambiente urbano sono spesso interessati da stress idrico e dalla mancanza di sostanze nutritive, derivata da condizioni agronomiche non ottimali. Questa situazione peggiora la salute generale delle piante, che sono quindi più suscettibili agli attacchi dei parassiti e dei patogeni.
Le cocciniglie, secondo alcuni studi, dovrebbero risultare sfavorite da stress idrici poiché, nutrendosi dei fluidi zuccherini, il loro trasporto peggiora significativamente in carenza di acqua. Nessuna differenza è invece stata riscontrata.
Non è stata rilevata alcuna riduzione della presenza dei parassiti naturali, quindi neanche questo fattore piega l'abbondanza di P. quercifex nei siti più caldi.

Questo studio ha dimostrato anche l'elevata capacità di adattamento al riscaldamento, sia esso urbano o globale di questo parassita: è stato osservato l'aumento nell'abbondanza dell'insetto a temperature più calde.
Il riscaldamento provoca generali stress alle alberature, unito a un possibile aumento dei parassiti derivato dalla loro elevata adattabilità, costituisce una importante minaccia alla salute dei sistemi urbani da non sottovalutare.
 

CREDITI DELLA FOTO:
http://findikci.net/