Selezionare il materiale vegetale: pratica fondamentale

Uno dei problemi più sentiti dagli operatori del verde pubblico e privato è quello riguardante l’approvvigionamento del materiale vivaistico.

Se osserviamo i giardini e parchi pubblici, i viali alberati e il nostro paesaggio, ci si accorge come non tutto il materiale utilizzato per le opere a verde sia di buona qualità. Proprio in base al concetto di sostenibilità, oggi appare inaccettabile l’impiego di piante disformi, scarsamente vigorose, incapaci di sopravvivere a lungo in un ambiente già di per sé poco adatto alla crescita della vegetazione, soprattutto se tale utilizzo viene rapportato ai servizi che vengono richiesti alla vegetazione stessa e al notevole investimento che il verde ornamentale comporta, sia in termini economici che di uso del territorio.

Programmare diventa fondamentale. L’analisi della produzione vivaistica in funzione della progettazione delle opere a verde nel nostro Paese evidenzia come al momento attuale non esista una vera e propria programmazione del verde per i futuri impianti, ma vi sia, piuttosto, un adeguamento del verde alla produzione. I piani regolatori dei paesi stranieri, al contrario, prevedono ampio spazio alla progettazione del verde, considerandola parte integrante della vita dei cittadini; allo stesso modo la ritengono un elemento che, se programmato con anticipo, consente ai produttori vivaisti di procedere alla coltivazione delle specie da utilizzare negli impianti. Il produttore italiano, invece, viene interpellato solo in seguito all’assegnazione delle opere per appalto pubblico, con un sistema peraltro che incoraggia più il ribasso dei prezzi che non la qualità del materiale e del lavoro.

Come selezionare il materiale. Da qualche anno a questa parte, comunque, i tecnici e i ricercatori del settore riconoscono alla qualità agronomica delle piante un ruolo determinante nel successo degli impianti in aree urbane, come dimostra la lunga serie di ricerche e di studi svolti su questo argomento, soprattutto all'estero. Infatti, oltre alla qualità agronomica, in un’ottica di verde urbano “low cost” e “sostenibile” il processo di selezione in vivaio del materiale vegetale con cui realizzare un progetto deve incentrarsi anche su altri requisiti, che ne condizionano drasticamente la sopravvivenza al trapianto, la crescita post-trapianto e i costi di gestione. Tra i principali requisiti da considerare nella scelta di una specie e/o di una cultivar: 1) adattabilità ai cambiamenti climatici 2) alta capacità di sequestrare CO2 atmosferica) 3) capacità di sopravvivere in condizioni di relativa carenza idrica; 4) limitata produzione di composti organici volatili 5) solidità strutturale di chioma e fusto; 6) buona tolleranza al trapianto; 7) capacità di vivere a lungo in assenza di eventi avversi imprevisti; 8) ridotta o assente allergenicità; 9) tolleranza o scarsa attrattività nei confronti di patogeni; 10) radici profonde o, comunque, che non arrechino danni alle pavimentazioni; 11) buona capacità di compartimentazione delle carie del legno; 12) non invasività; 13) limitati problemi legati alla caduta delle foglie e/o dei frutti.

Non solo l'estetica. La selezione delle specie basata esclusivamente su criteri estetici risulta inappropriata e può portare ad una diminuzione dei benefici arrecati dalle piante e a un innalzamento dei costi di manutenzione. Al contrario, considerando congiuntamente i parametri agronomici, ecologici, funzionali, estetici, di adattabilità al sito e i requisiti di manutenzione sarà possibile, selezionare la pianta giusta per il posto giusto. Una volta selezionate le specie idonee, è opportuno recarsi in vivaio e selezionare esemplari qualitativamente idonei per la messa a dimora, tenendo presente, come suddetto, che piante di qualità e ben preparate per la messa a dimora, seppur inizialmente più care, garantiscono, negli anni successivi all’impianto, un netto risparmio nei costi di manutenzione, imputabile, generalmente, a una minor mortalità e a minori richieste di interventi di potatura. La corretta selezione delle specie arboree da impiantare in ambiente urbano può ridurre i costi di gestione e manutenzione dal 20 al 50% migliorando, nel contempo, lo stato di salute, la longevità, l’aspetto e i benefici apportati dagli alberi ornamentali.