Alcune rutacee ornamentali: piante affini agli agrumi

Si chiamano Severinia, Poncirus, Microcitrus, Murraya e Clausena. Sono generi meno conosciuti rispetto al Citrus, ma comunque di alto valore
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Nell’ambito dei generi affini agli agrumi propriamente detti, sempre appartenenti alla famiglia delle Rutaceae quelli più interessanti come piante ornamentali sono il genere Microcitrus con la specie M. australasica var. sanguinea, il genere Severinia con la specie S. buxifolia, il genere Poncirus con l’unica specie P. trifoliata, la Murraya paniculata o “Orange jessamine” e la Clausena lansium.

La limetta digitiforme (Microcitrus australasica var. sanguinea) detta anche “Fingerlime” o “Australian Wild Lime” è un piccolo albero di bell’aspetto; presenta delle foglie più piccole di tutte le specie di agrumi o agrumi-simili; le giovani piante possiedono un habitus di crescita simile a quello di un albero nano di abete, le nuove cacciate sono lunghe, pendule e di colore purpureo, i fiori piccoli e di colore violaceo, molto attraenti, il frutto allungato e sottile, lungo circa 7-8 cm e largo 1,5-2 cm, anch’esso sfumato di violaceo come i fiori. Poiché molte delle varietà conosciute sono abbastanza vigorose, può essere utilizzato per siepi e per frangivento. Con l’asportazione delle branche inferiori si ottengono ottimi alberetti da ombra da utilizzare sia come individui isolati, sia come sfondo.

La Severinia a foglie di bosso (S. buxifolia, sin. Atalantia buxifolia), arbusto originario della Cina, comunemente chiamato in inglese “Chinese box orange” o anche “Boxthorn”, deve il suo nome alla somiglianza delle sue foglie a quelle del bosso. Di questa specie delle Rutaceae sottofamiglia Aurantioideae esistono diverse forme che differiscono in altezza, habitus di crescita, dimensioni e forma delle foglie, spinescenza, ecc. La pianta si presenta, in linea generale, come un piccolo arbusto con foglie cuoiose rotondeggianti di circa 3-4 cm ravvicinate l’una all’altra, in modo tale da rendere la crescita di questa pianta alquanto compatta. Produce frutticini delle dimensioni di un pisello che, a maturazione, assumono un colore blu intenso quasi nero. È alquanto tollerante alla salinità e al boro e, per questo, può essere un potenziale portinnesto per specie del genere Citrus in aree caratterizzate da terreni salsi. Notoria è anche la sua tolleranza ai nematodi. Il valore ornamentale di questa pianta è dovuto al suo fogliame e alla sua crescita densa e simmetrica che ne fa un eccellente sostituto del bosso come pianta da siepe. Può sopportare frequenti potature, ma, talvolta, è abbastanza compatta da non richiederle. È abbastanza resistente al freddo e ai parassiti animali e vegetali.

L’arancio trifogliato (Poncirus trifoliata) è molto resistente al freddo e può essere allevato all’aperto anche al Nord. È una pianta arbustiva provvista di grosse spine e di foglie trifogliate caduche. All’inizio della primavera produce grandi fiori solitari prima di emettere le foglie; in questo stadio ha un cospicuo effetto ornamentale; a fine stagione risulta attraente per la presenza di frutticini color giallo-arancio, non commestibili, ma altamente decorativi e profumati; è usato sia per la costituzione di siepi, sia come pianta isolata al centro di aiuole, anche nei nostri climi. Al Sud non è impiegato poiché al suo posto possono essere usate altre specie.

La Murraya paniculata, denominata in inglese “Jessamine orange”, è molto adatta come pianta ornamentale; ha foglia composta molto simile alla Wisteria, ma più delicata, di un colore verde scuro brillante. I rametti sottili e senza spine e flessibili ne fanno un arbusto con fogliame denso e pendulo. I fiori bianchi abbastanza grandi, con un profumo che ricorda quello del gelsomino, sono prodotti in grappoli all’apice dei rametti. La Murraya resiste al freddo allo stesso modo dei comuni agrumi e non è attaccata dai parassiti; può essere coltivata come pianta singola e il suo fogliame può essere utilizzato per la preparazioni di arredi fiorali. Trova larga diffusione anche per la creazione di bonsai.

La Clausena lansium non è un vero Citrus ma un Citrus-simile; è un albero che può raggiungere un’altezza di 6-7 m. Le foglie sono composte, simili a quelle del noce nero sia per forma sia per dimensione e, in linea generale, di colore giallo-verde e di tessitura più grossolana rispetto a quella degli altri Citrus. I fiori sono portati in racemi terminali e sono simili a quelli del lillà. I frutti, eduli, di colore giallo-marrone fino a rosso-marrone, sono portati in grappoli simili a quelli della vite e maturano in autunno. È una specie adatta a essere allevata come pianta singola, come sfondo, mentre è un po’ troppo grossolana per altri usi.

Esiste poi una schiera di ibridi, naturali o artificialmente ottenuti, che possono essere utilizzati come ornamentali. Fra i più conosciuti troviamo il “Sinton”, incrocio trigenerico (PoncirusCitrus sinensis e Fortunella)( secondo altri - Citrus x georgiana Mabb. [=Citrus x insitorum Mabb. X Citrus japonica Thunb.] (sensu Mabberley 2004); (Citrus sinensis (L.) Osbeck x Poncirus trifoliata (L.) Raf.) X Fortunella sp. (sensu Swingle and Reece 1967; sensu Tanaka sec. Cottin 2002)), largamente utilizzato come ornamentale in Florida e California. I frutti, non eduli e di un bel arancio-rosso, permangono sulla pianta per tutto l’inverno; grazie all’elevata rusticità questo ibrido può essere coltivato con successo anche al di fuori del normale areale degli altri Citrus.

Foto di Zaareo - Own work, CC BY-SA 3.0

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