L'esperienza di un nuovo giardino nascosto

Il racconto dell'architetto Nicoletta Boccardi e Giuseppe Bagnoli: come realizzare una piscina in un punto panoramico privilegiato
Sulle prime pendici del Montalbano nel Comune di Serravalle Pistoiese, immersa nelle colline terrazzate coltivate ad oliveto, la sommità di un poggio accoglie una piscina che coniuga in sé la capacità di essere luogo privato, intimo e punto di osservazione privilegiato sul paesaggio circostante.

“Risalendo il poggio da sud in prossimità dell'abitazione, siamo giunti attraverso un'oliveta alla sommità, un piano privo di vegetazione delimitato a nord da una scarpata rocciosa e affacciato sugli oliveti che sfumano nel bosco. Il progetto della piscina era lì, di fronte ai nostri occhi e si è subito materializzato in noi”. Pochi e essenziali gli elementi in gioco: un percorso che si arrampica sul versante, la piscina al centro dello spazio, un luogo di sosta e refrigerio in prossimità della scarpata. A uno sguardo da lontano tutto doveva sembrare immutato. Un'erta cordonata verde conduce alla piscina dalle forme semplici e lineari, rivestita in bozze di pietra locale. Per soddisfare le esigenze del proprietario di avere intorno alla vasca uno spazio per rilassarsi e prendere il sole capace anche di accogliere i propri ospiti, sono stati predisposti due diversi solarium.
Una superficie in legno, posta ad una quota inferiore del piano vasca in modo da trasformare il bordo in seduta, funziona da spazio di distribuzione, accoglie gli arredi e conduce all'accesso alla piscina, segnato da due vasche con piante acquatiche. Al margine, una doccia immersa tra olivi segna l'inizio della scala che conduce al pergolato addossato alla scarpata rocciosa di fronte frutteto. Un prato, posto alla stessa quota del piano vasca, si configura invece come un terrapieno delimitato da un muro in pietra che definisce e nasconde alcuni posti auto.

La piscina e il suo intorno divengono così un luogo dove poter spaziare con lo sguardo sul paesaggio, senza tuttavia essere visti: l'oliveta a sud, il frutteto a nord e la sistemazione del parcheggio a est la celano alla vista di chi transita dalla viabilità. La volontà di adattare il progetto al luogo riducendo al minimo ogni intervento, ha ispirato anche la scelta della vegetazione: nessuno degli olivi esistenti è stato abbattuto o spostato, nessun albero è stato introdotto sull'assolata sommità. La vegetazione è fatta solo di siepi miste e bordure di erbacee, piante mediterranee che arricchiscono la composizione con le loro varietà di verde, i profumi e le fioriture. Il progetto si caratterizza infine per un uso razionale della risorsa acqua basato su pochi, semplici accorgimenti: l'approvvigionamento idrico con acqua proveniente da pozzo, l'assenza di irrigazione nei prati e l'impiego dell'ala gocciolante per le siepi e le bordure limitato al periodo di attecchimento, l'uso diffuso della pacciamatura per ridurre l'evapotraspirazione ed il recupero dell'acqua di lavaggio dei filtri della piscina per alimentare l'impianto di irrigazione.  

Il progetto sembrava concluso. Il padre del proprietario invece, un anziano signore che non si rilassa “stendendosi al sole come una lucertola”, ma coltivando l'orto, ha reclamato il suo angolo di giardino: a lato dell'accesso, uno spazio soleggiato delimitato da una siepe di rosmarino ospita pomodori, zucchini, melanzane...quando si dice unire l'utile al dilettevole!