Si chiama Treetop Walkway, ed è un camminamento sopraelevato che permette un punto di vista particolare del panorama circostante
I Kew Gardens di Londra sono sicuramente tra i giardini botanici più noti al mondo. Il loro nome evoca immagini ottocentesche di bianche e iconiche serre traboccanti di piante tropicali, testimonianza del passato di una grande potenza coloniale, ma anche di una gloriosa e consolidata tradizione botanica e scientifica che si riflette in importanti programmi di conoscenza e conservazione.
Camminare tra gli alberi. Forse. non a tutti è nota, invece, una straordinaria e recente attrazione che arricchisce i giardini di un’opportunità piuttosto rara: quella di passeggiare tra le chiome di altissimi alberi.
Progettata da Marks Barfield Architects e inaugurata nel 2008, anno internazionale della biodiversità, la Treetop Walkway è un’ impressionante struttura alta 18 metri e lunga 200 che consente ai visitatori un’ insolita esperienza in quota, alla scoperta della complessa vita di una volta arborea, osservabile da un punto di vista di solito riservato agli uccelli.
La Treetop Walkway è sorretta da alti piloni di acciaio corten che richiamano la struttura di un tronco ramificato ed è formata da 12 sezioni di percorso intervallate da 10 piccole aree di sosta, mentre una piattaforma più grande, situata a metà strada, è utilizzabile come aula all’aperto.
Materiale naturale, immerso nell’ambiente. Un pilone principale sorregge le rampe della scala di accesso, formata da 118 gradini, e l’ascensore, che rende la passeggiata in quota totalmente accessibile.
Lungo il percorso, alcune fusioni in bronzo illustrano e spiegano la biologia e la morfologia degli alberi e le loro complesse relazioni con l’ambiente.
La scelta progettuale ha privilegiato forme sinuose e poco appariscenti e materiali come il corten, la rete di acciaio rigida e il legno di castagno, che potessero inserirsi nell’ambiente in modo discreto e quasi trasparente, lasciando la scena principale ai veri protagonisti dei questa area: i grandi tigli, gli ippocastani e le querce la cui piantagione si situa addirittura intorno al 1770. La stessa collocazione dei piloni è stata studiata con l’ausilio di uno speciale radar, in modo da interferire il meno possibile con il sistema radicale degli alberi e non danneggiare le radici principali.
Punti d’osservazione per radici e panorama. Proprio le radici, parte fondamentale e molto spesso ignorata dai più, sono co-protagoniste di questo viaggio nella vita degli alberi. Infatti il percorso completo prevede dapprima il passaggio all’interno del Rhizotron, una struttura sotterranea situata alla base della Walkway, che consente di osservare da vicino proprio quella parte misconosciuta e fondamentale della vita degli alberi che è quella sotterranea. Qui vengono rese comprensibili le complesse relazioni che legano le radici alla terra e ai microorganismi che popolano il sottosuolo.
Completamente prefabbricata, smontabile e riciclabile, la struttura della Treetop Walkway è ispirata alla sequenza numerica di Fibonacci, così spesso presente negli schemi di crescita degli organismi naturali. Essa risponde, inoltre, a precisi requisiti di durabilità ed economia di manutenzione. Data la considerevole altezza, la passeggiata offre anche alcune formidabili vedute dei Kew Gardens e dello skyline di Londra.
Note sull'autrice:
Enrica Bizzarri, libera professionista, lavora nell’ambito della progettazione e del restauro di giardini e aree verdi, collaborando anche come consulente con amministrazioni pubbliche e società di progettazione.
Laureata con lode in Lettere all’Università di Perugia e diplomata Paesaggista alla Scuola di Architettura del Paesaggio di Villa Montalto a Firenze, perfezionata in Restauro dei giardini all’Università Internazionale dell’Arte di Firenze e in Progettazione del verde nelle strutture di cura, presso la Facoltà di Agraria dell’Università di Milano.
Docente a contratto di Storia del giardino e del paesaggio presso la Facoltà di Agraria dell’Università di Perugia dal 2003 al 2008, è autrice di articoli e pubblicazioni e svolge attività didattica e divulgativa, tenendo corsi e conferenze per diverse Università e associazioni culturali e professionali. Dal 1999 è socia di AIAPP (Associazione Italiana Architettura del Paesaggio)