Xylella fastidiosa: situazione in continua evoluzione

La Francia ha vietato l'importazione di 102 specie vegetali provenienti dalla Puglia. Una decisione che potrebbe creare danni commerciali anche alle zone non considerate infette
Dopo la richiesta presentata all'Unione Europea di misure chiare nei confronti della diffusione del batterio Xylella fastidiosa,il Ministro dell'Agricoltura francese Stéphane Le Foll, ha bloccato le importazioni di 102 102 specie vegetali provenienti dalla Puglia. Una scelta che può creare a forti danni commerciali anche a tutti gli agricoltori che coltivano piante non attaccate dal batterio. Decisione legittima, secondo la UE, perchè a legislazione prescrive che in caso di pericolo imminente uno stato membro può immediatamente prendere misure ulteriori contro le importazioni da paesi terzi.
Il ministro italiano Martina ha definito, invece, il provvedimento “inopportuno”, ma afferma anche che il problema della diffusione di questa batteriosi deve essere affrontato a livello comunitario.
È di pochi giorni fa la notizia del sequestro e della distruzione da parte del Corpo Forestale di Brindisi di 102 piante senza certificazioni di Polygala Myrtifolia e di 52 tra ciliegi, albicocchi e susini provenienti dal Salento.
 
Situazione normativa. Secondo il Decreto Ministeriale del 26 Settembre 2014, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dello Stato il 14 Marzo 2014 e secondo la successiva determinazione del Dirigente del Servizio Agricoltura Pugliese del 4 Marzo 2015, n° 43, pubblicato sul bollettino Ufficiale della Regione Puglia n° 39 del 19 Marzo 2015, le uniche piante soggette a limitazioni commerciali sono le seguenti:
Catharanthus G. Don, Nerium L., Olea L., Prunus L., Vinca L., Malva L., Portulaca L., Quercus L., Sorghum L., Acacia saligna, Polygala myrtifolia, Spartium junceum, Westringia fruticosa, Myrtus comunis L., Rhamnus alaternus L. e Rosmarinus officinalis.
 
Dalle norme citate precedentemente, nonché dalla Decisione di esecuzione della Commissione Europea del 23 Luglio 2014 n° 497 (in allegato) si evince che: "È vietato spostare al di fuori delle zone delimitate, o all’interno delle stesse, ogni materiale dei vegetali specificati

Come da ultimo determina del Dirigente Servizio Agricoltura della Regione Puglia del 13 Marzo 2015, n° 54, pubblicato sul bollettino ufficiale della Regione Puglia n° 39 del 19 Marzo 2015 (in allegato), le limitazioni sono effettive solo nella zona considerata “infetta” che comprende l’intera Provincia di Lecce e parzialmente il foglio di mappa 23 del Comune di Oria in Provincia di Brindisi. La situazione, però, è in forte evoluzione.

Storia e preoccupazioni. Il primo ritrovamento di questo batterio in Italia risale al 2013 in Puglia. Nel sud Italia ha già provocato consistenti danni in piante di olivo facendo si che si delineassero i tratti del “complesso del disseccamento rapido dell'olivo”.
Xylella fastidiosa è un batterio gram-negativo non sporigeno caratterizzato da un'elevatissima variabilità genetica e fenotipica.
Ha metabolismo aerobico e trova il suo habitat nello xylema delle piante. Si moltiplica all'interno dei vasi conduttori causando occlusioni, che portano a un peggioramento del flusso linfatico dalle radici alle foglie.
Si diffonde attraverso insetti vettori come gli emitteri Cicadellidae e Cercopidae. Questi vettori, grazie ad un apparato boccale pungente succhiante acquisiscono il batterio su piante infette e lo diffondono nell'ambiente durante l'atto della nutrizione.
Dopo la segnalazione dei vasti deperimenti in Puglia del 2013 il Servizio Fitosanitario Regionale, in collaborazione con Università di Bari e il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), ha avviato una serie di indagini per identificare il possibile agente causale. Sono stati effettuati vari screening dei campioni prelevati dagli olivi (alcuni centenari) che presentavano i sintomi caratteristici ed è stata evidenziata la presenza di una colorazione marrone del sistema vascolare. Porzioni di xylema sono state sottoposte ad accurate analisi micologiche rivelando una presenza costante di colonie fungine del genere  Phaeoacremonium, la specie più frequente P. parasiticum seguita da P. rubrigenum, P. aleophilum e P. alvesii. La presenza di X. Fastidiosa è stata messa in evidenza da diversi test sierologici anche su piante vicine di mandorlo e oleandro.

L'elevata capacità di diffusione e la gravità della contaminazione ha generato diverse preoccupazioni in Europa e la soluzione, proposta dal Commissario Siletti in seguito alla minaccia di sanzioni comunitarie, è quella dell'eradicazione delle piante, infette e non infette, nell'intera area del focolaio e nelle zone limitrofe. L'elevato valore storico, paesaggistico ed economico degli uliveti pugliesi ha promosso la creazione di un movimento in difesa di questi alberi. Alcuni agricoltori della zona affermano che effettuando trattamenti volti al controllo dei funghi parassiti, la pianta evidenzia importanti miglioramenti. Resta il fatto che X. fastidiosa è un patogeno da quarantena inserito nelle liste EPPO e come tale deve essere gestito. Attualmente sono in corso i test di patogenicità anche se probabilmente per i risultati si dovrà attendere ancora.

Ecco la lista completa delle specie vegetali cui esportazione è vietata in Francia:

Acer macrophylum
Acer platanoides
Acer saccharum
Acer rubrum
Aesculus californica
Ambrosia artemisiifolia
Ambrosia acanthicarpa
Ampelopsis arborea
Acacia saligna
Albizia julibrissin
Baccharis halimifolia
Brachiaria plantaginea
Brassica
Carya illinoinensis
Catharanthus roseus
Callicarpa americana
Cercis occidentalis
Catharanthus
Chamaecrista fasciculata
Chenopodium quinoa
Chionanthus retusus
Chitalpa tashkinensis
Citrus
Conium maculatum
Coffea
Coelorachis cylindrica
Conium maculatum
Cyperus eragrostis
Echinochloa crus-galli
Erodium moschatum
Eucalyptus camaldulensis
Fagus crenata
Ficus carica
Fraxinus pennsylvanica
Ginkgo biloba
Helianthus annuus
Hemerocallis
Hibiscus schizopetalus
Ilex vomitória
Ipomoea purpurea
Jacaranda mimosifolia
Juglans
Juniperus ashei
Lactuca serriola
Lagerstroemia indica
Lavandula dentata
Ligustrum lucidum
Lippia nodiflora
Liriodendron tulipifera
Lonicera japonica
Liquidambar styraciflua
Magnolia grandiflora
Malva parviflora
Medicago sativa
Modiola caroliniana
Morus alba
Morus rubra
Morus nigra
Myrtus communis
Nandina domestica
Neptunia lutea
Nerium oleander
Nicotiana glauca
Olea europaea
Paspalum dilatatum
Persea americana
Platanus occidentalis
Pinus taeda
Phoenix roebelenii
Phoenix reclinata
Polygala myrtifolia
Portulaca
Pyrus pyrifolia
Prunus
Quercus imbricaria
Quercus macrocarpa
Quercus phellos
Quercus alba
Quercus coccínea
Quercus lobata
Quercus palustris
Quercusvelutina
Quercus virginiana
Quercus rubra
Ratibida columnifera
Rhamnus alaternus
Rosmarinus officinalis
Rubus trivialis
Salix laevigata
Salix lasiolepis
Sambucus nigra
Setaria magna
Simmondsia chinensis
Sorghum spp.
Spartium junceum
Toxicodendron diversilobum
Ulmus americana
Vaccinium corymbosum
Vinca spp.
Vitis spp.
Xanthium strumarium
Westringia fruticosa