Come i cambiamenti climatici modificheranno la diffusione delle specie vegetali nel mediterraneo

Riscaldamento globale e siccità sono i fattori che più influiranno sulla crescita delle piante. gli alberi termofili potrebbero avere una maggiore diffusione sia in Europa meridionale e centrale

Un articolo recentemente pubblicato su "Environmental and Experimental Botany" ha ipotizzato gli effetti del del riscaldamento globale sulla diffusione delle piante.

Siccità, vero parametro selettivo. I modelli di previsione dei cambiamenti climatici in Europa meridionale differiscono da quelli proposti per le regioni centrali e settentrionali, soprattutto per quanto riguarda le precipitazioni. In realtà, una forte riduzione media delle precipitazioni, principalmente causata dalla diminuzione della frequenza degli eventi piovosi, si crede possibile nel bacino del Mediterraneo nei prossimi 100 anni. L’aumento della frequenza degli eventi siccitosi sarà parallela e aggravata dal riscaldamento. Diversamente dalle aree dove la crescita delle piante è limitata dalla temperatura (ovvero le foreste boreali più temperate) e dove è stato segnalato che il riscaldamento può aumentare l'assimilazione del carbonio e la crescita, le piante presenti nel bacino del Mediterraneo sono quelle che risentiranno più degli effetti del riscaldamento globale. Tali piante sono al momento vicino alla loro temperatura ottimale, e l’innalzamento delle temperature può contribuire a comprometterne la fisiologia e deprimere la crescita.

Diversa diffusione delle specie. L’incremento di CO2 atmosferica ha conseguenze sull’aumento della crescita, sull’efficienza della fotosintesi e, in parte, può alleviare gli effetti deleteri del riscaldamento e della siccità. Nelle zone dove si verificano gravi e prolungati episodi di siccità, tuttavia, la fotoinibizione e la limitazione metabolica della fotosintesi possono impedire alle sclerofille mediterranee di approfittare di una concentrazione maggiore di CO2 atmosferica.
Le specie forestali più sensibili sono, nel bacino del Mediterraneo, al limite meridionale del loro areale di distribuzione. Al contrario, gli alberi termofili potrebbero avere una maggiore diffusione sia in Europa meridionale e centrale, poiché il limite determinato dalla frequenza di inverni molto freddi sarà ridotto dal riscaldamento.
Per queste ragioni e a causa della grande variabilità delle caratteristiche ecologiche, la presunta sostituzione delle specie arboree può seguire un modello naturale da sud a nord e verso altitudini dal basso all’alto, senza considerare gli ostacoli derivanti dalla urbanizzazione. La ricerca sulle prestazioni e la plasticità ecologica di diversi genotipi, sulla selezione delle specie e sugli impianti e la sua gestione tecnica può avere, quindi, importanza strategica per la gestione forestale adattativa.