Cheong Gye Cheon, un percorso pedonale verde al posto dell'autostrada

A Seoul ha preso vita un ambizioso progetto di riqualificazione urbana. In poco tempo è stato valorizzato un corso d'acqua coperto dalla strada. Ne ha beneficiato l'aspetto sociale dell'intera città

La riqualificazione sudcoreano urbana passa attraverso opere esemplari. La costruzione o, per meglio dire, la ristrutturazione del canale Cheong Gye Cheon ne è un esempio lampante. Da un’autostrada costruita sopra un corso di acqua, si è passati, in pochi anni, a un percorso pedonale a pochi passi dall’acqua.  

Storia di un corso d'acqua in città. Oltre 600 anni fa , durante la dinastia Joseon, Seoul è stata scelta per diventare la capitale. Dal 15 ° secolo il letto del canale Cheong Gye Cheon è stato ampliato e approfondito per prevenire le inondazioni e ha visto la costruzione di diversi accessori come ponti, dighe e argini in pietra. È diventato, nel tempo,  un sistema fognario per gli abitanti delle città per circa 500 anni, subendo lunghi cicli e ripetuti dragaggi e costruzioni di argini più alti, con la continua crescita della popolazione. Per i coreani, Cheong Gye Cheon significa "acqua chiara dalla valle", ma con l'occupazione giapponese tra il 1910-1945, è stato così inquinato tanto da diventare “Takygyecheon “, ovvero   “sistema a acqua sporca”. I giapponesi avevano  anche iniziato a coprire molti affluenti con calcestruzzo, creando un sistema fognario sotterraneo per la città. Dopo la seconda guerra mondiale venne la guerra di Corea. I rifugiati si trasferirono  a Seoul, creando baraccopoli lungo il canale  che continuò  il suo processo di inquinamento. Presto il  flusso di “acqua chiara dalla valle" diventò un simbolo di povertà e sporcizia, mentre la città ha cercato di ridefinire e riqualificare il proprio assetto, coprendo il canale. Poi venne l’autostrada che tagliava il cuore di Seoul: Cheong Gye Cheon è divenuta, così,  la principale arteria stradale, costruita nel 1970 seguendo il flusso dell’acqua. L'ex sindaco e attuale presidente della Corea del Sud, Lee Myung -bak , ebbe una visione di Seoul più ecologica e vivibile, e nel 2003 Cheong Gye Cheon ebbe inizio il progetto di restauro di circa 3,6 miglia. L’investimento previsto era  colossale (circa 700 milioni di €) e fu stanziato dalle casse comunali per rendere possibile il progetto.

Il progetto. Il requisito fondamentale del concorso era quello di evidenziare l’attesa per la futura riunificazione tra Nord e Sud Corea. Il progetto simboleggia questo impegno politico attraverso l’uso di pietra locale donato da ciascuna delle otto province del Nord e Sud Corea. Le singole pietre inquadrano la piazza urbana e gli otto punti di origine in cui il deflusso è illuminato dalla luce del sole a rappresentare lo sforzo nella trasformazione di questo centro urbano. Il Canal ChonGae Restoration si trova in un importante punto di origine, formando una linea verde lunga sette miglia che inizia nel quartiere centrale della città. L’obiettivo era quello di ripristinare questa via d’ acqua coperta e altamente inquinata con la demolizione di quasi quattro chilometri dell’ autostrada che divideva la città. Infine, vi è stata la creazione di una zona pedonale mirata che porta le persone aa contatto con l’acqua del ChonGae, e contemporaneamente mitiga le inondazione.

Rapporto delle persone con l’acqua. La progettazione è stata guidata dai livelli di acqua di ora in ora e di stagione in stagione, affrontando nel contempo le inondazioni catastrofiche che si verificano durante i temporali intensi nella stagione dei monsoni. Il restauro di questa zona è il primo passo in uno sforzo di riqualificazione importante di queste sette miglia di fiume, anche in vista degli attuali ambiziosi progetti di riqualificazione architettonici che fanno da cornice naturale a questo bacino di drenaggio per la città. Il taglio del nastro c’è stato nel mese di ottobre 2005, sulla piazza principale. Questo spazio urbano aperto è diventato un luogo di incontro centrale per la città che ha beneficiato di un rinnovato rapporto della popolazione con il fiume. In una città dove le aree verdi sono poche e raggiungere la “campagna” richiede ore, la presenza di un semplice luogo verde, leggermente separato dal più brutale traffico urbano, produce un costante flusso di persone, durante il giorno come di notte. La vegetazione è cresciuta, così,  spontanea e copiosa lungo gli argini del canale.