Fondi europei in arrivo per innovare anche in agricoltura

Il Partenariato Europeo per l'Innovazione darà un supporto finanziario in più oltre al PSR. Lo scopo, quello di unire la ricerca al mondo agricolo
Unire il mondo agricolo e quello della ricerca a livello regionale, nazionale e comunitario. Questo è il fondamento su cui si basa il Partenariato Europeo per l’Innovazione (PEI) che darà un supporto finanziario in più, integrato al già noto Piano di Sviluppo Rurale, e che le Autorità di Gestione dovranno approvare in questi giorni, per partire (si spera a primavera 2015) con i primi bandi a disposizione di aziende agricole, università e centri di ricerca coinvolti nel settore agricolo ed agroalimentare.
Gli obiettivi trasversali  e comuni a tutti i PEI delle varie regioni europee saranno due:
-          promozione della produttività ed efficienza del settore agricolo (inversione della recente tendenza alla diminuzione dell’incremento di produttività entro il 2020);
-          sostenibilità in agricoltura (garantire la funzionalità del suolo a un livello soddisfacente entro il 2020).
 
Ma quale sarà l’esatto meccanismo di questo nuovo strumento?
Prima di tutto i gruppi beneficiari del finanziamento si chiameranno Gruppi Operativi (GO) e saranno appunto composti da: agricoltori, ricercatori, consulenti, imprenditori del settore agroalimentare, è ancora da stabilire gli approcci pratici su come verranno finanziati e su come dovranno essere costituiti tali GO.
 
Intanto a Bruxelles si parla molto di come fare innovazione in agricoltura, ad esempio in questi mesi sono molto attivi dei Focus Group su praticamente tutti i settori dell’agricoltura.
Ciascun Focus Group richiama da tutta Europa, esperti di settore per discutere dei risultati di ricerca, delle migliori pratiche e per individuare le implicazioni per ulteriori attività di ricerca.
Esattamente i Focus Group (dove sono presenti anche membri italiani), hanno un periodo di inizio, di svolgimento lavoro e poi di conclusione con tanto di pubblicazione di raccomandazioni, al momento sono così suddivisi.
Focus Group conclusi.
- Agricoltura biologica
- Colture proteiche.
- Zootecnica, è un focus specifico sull’utilizzo degli antibiotici in suinicoltura.
- Risorse genetiche, presenta i vari modelli di cooperazione fra i soggetti coinvolti nell’ambito della genetica agraria.
 
Focus Group in corso:
-          Redditività dei pascoli permanenti.
-          Agricoltura di precisione.
-          Sostanza organica nel suolo.
-          Pratiche di gestione integrata dei parassiti, con particolare attenzione al genere Brassica.
-          Efficienza della fertilizzazione, con una nota sull’orticoltura in campo aperto.
-          Redditività dell’impresa agricola e sostenibilità.
 
 
Focus Group appena avviati:
-          Pratiche di gestione integrata per l’eliminazione di malattie del terreno causate da funghi e nematodi, soprattutto in orticoltura e seminativi.
-          Aumento della redditività della produzione agricola attraverso la valorizzazione di aree di interesse ecologico.
-          Gestione innovativa della filiera corta, per rispondere alla domanda “come gestire filiere corte redditizie con un sempre maggior numero di operatori (e volumi) coinvolti ?
 
Il nuovo strumento PEI rilancia lo slogan “crescita intelligente, inclusiva e sostenibile” anche in agricoltura e quindi darà (speriamo) spunti per una crescita intelligente (ossia basata sulle nuove tecnologie e sulle risorse rinnovabili), inclusiva (volta ad accrescere la competitività di chi “lotta” per sostenere un’attività agricola redditizia) e sostenibile (con un forte accento sulla componente di rispetto e tutela ambientale)
La parola passa agli imprenditori agricoli, che con questo nuovo strumento avranno l’opportunità per migliorare le performance aziendali: reddito, ambiente e multifunzionalità.
 
 
Sitografia
http://agriregionieuropa.univpm.it/