Sostituire la torba con la sansa: i risultati di una prova tecnica

A Pistoia, un progetto per eliminare i classici substrati di coltivazione per le piante a favore di altri ammendanti organici provenienti dai frantoi locali.

di Roberto Altieri 1, Ermanno Federici , Gabriele Chilosi 3, Alessandro Esposito 1, Francesco Castellani 1, Vitale Stanzione 1, Laura Fidati 2, Silvia Scargetta 2, Elena Montalbani 2, Davide dell’Unto3, Maria Pia Aleandri3

Istituto per i Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo, Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISAFOM-CNR), Perugia, Italy
Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie (DCBB), Università degli Studi di Perugia, Perugia, Italy
Dipartimento per la Innovazione nei Sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali  (DIBAF), Università degli Studi della Tuscia, Viterbo, Italy

Corresponding author: roberto.altieri@cnr.it

Il progetto “SANSOIL” nasce dall'esigenza di risolvere alcune criticità di due importanti settori dell'agricoltura toscana: l'olivicoltura e il florovivaismo; si è cercata una soluzione semplice, a basso costo e ridotto impatto ambientale, per una corretta gestione dei reflui dei frantoi oleari che porta all'ottenimento di un substrato organico (compost) in grado di surrogare in modo efficace la torba nei terricci usati in vivaio per la coltivazione in vaso di piante ornamentali.

È stimato che il costo a carico dei frantoi per lo smaltimento dei reflui oscilla dai 15 ai 30 euro a tonnellata in funzione delle modalità prescelta e della distanza percorsa. Tali costi si ripercuotono su tutto il settore olivicolo già gravemente condizionato dagli elevati costi di produzione (potatura, trattamenti, raccolta) e dalla forte concorrenza da parte dei produttori dei paesi emergenti, che di fatto abbassano il prezzo dell’olio extra vergine d’oliva.
 
Per quanto riguarda le criticità del settore florovivaistico si evidenzia in particolare la necessità di trovare un'alternativa all'utilizzo delle torbe che rappresentano un prodotto "non rinnovabile" e ad alto impatto ambientale a causa dell'emissione di gas serra (CO2),  legate alla sua inevitabile mineralizzazione. Soltanto per la zona vivaistica di Pistoia, la più importante in Europa con i suoi oltre 5000 ettari di vivai, si può calcolare un fabbisogno annuo di torba pari a 175-200 mila m3.
Il trasporto, inoltre, incide per circa il 70% sul costo totale del prodotto a causa del fatto che i siti di estrazione sono ubicati molto lontano, principalmente nelle zone fredde del globo (Nord-Europa e  Canada). Per le ragioni esposte, si potrebbe concretizzare in un imminente futuro una proibizione dell’uso della torba con ripercussioni sul settore vivaistico simili a quelle provocate dalla proibizione del bromuro di metile per la sterilizzazione del terreno.
 
"SANSOIL" ha incluso nel partenariato privato attivo importanti aziende del territorio toscano operanti nei due settori di interesse: quelli olivicolo e vivaistico. A supporto del partenariato privato hanno partecipato attivamente al progetto in qualità di partner istituzionali l'ISAFOM-CNR (coordinatore scientifico) e le Università degli Studi di Perugia e della Tuscia, Viterbo.
 
L'innovazione prevede l'impiego degli scarti del frantoio, acque di vegetazione (40%), sanse (35%), foglie e rametti (5%), per l'ottenimento di una miscela contenente appropriati additivi igroscopici (paglie, 10%, cascame di lana, 10%) da realizzarsi possibilmente in loco, cioè presso il frantoio, per evitare inutili trasporti.
La miscela ideale "fresca" deve essere più omogenea possibile e presentare un contenuto di umidità di circa il 60-65%, un rapporto carbonio/azoto (C/N) pari circa a 20, valori ritenuti ottimali per garantire un'adeguata  successiva fase di "maturazione aerobica" e per evitare fenomeni indesiderati di percolamento.
La miscela "fresca" così costituita risulta idonea a subire un processo ottimale di compostaggio statico ad areazione naturale una volta posta in contenitori porosi delle giuste dimensioni (big bag da 1 m3). Le unità di compostaggio statico (big bag) consentono al prodotto di "maturare" in tempi rapidi (circa 3 mesi) e naturalmente, cioè senza ulteriori input esterni (rivoltamenti ed irrigazioni della massa), trasformando la matrice in un ottimo compost biologicamente stabile e ricco di nutrienti ed humus da utilizzarsi proficuamente come surrogato della torba.
 
La sperimentazione agronomica ha analizzato il comportamento vegetativo di giovani piante, a diverso grado di sviluppo, coltivate in vasi, su terricci contenenti percentuali diverse del compost maturo SANSOIL in sostituzione della torba. A tal proposito è stata prevista la sostituzione della torba in ragione del 33, 66 e 100% e l'utilizzo o meno della concimazione di fondo del terriccio in comparazione con lo standard aziendale (senza compost).
 
Le misure biometriche (peso fresco parte aerea) sulle tre specie indagate (Viburnum lucidum, Prunus laurocerasus  e Cupressucyparis leylandii) hanno evidenziato dopo circa 4 mesi dal trapianto un'ottima performance della tesi con sostituzione del 66% della torba che ha superato in termini di peso fresco anche lo standard aziendale. Da evidenziare, inoltre, che anche le tesi sperimentali con sostituzione della torba ma prive del concime minerale hanno presentato perfomance paragonabili al controllo aziendale e nel caso del Prunus anche superiori, dato confermato anche dalle analisi fogliari. Ciò evidenzia l'effetto concimante del compost,  viste le sue caratteristiche chimiche.
 
Dai rilievi effettuati a fine ciclo di coltivazione presso i tre vivai coinvolti nel progetto SANSOIL, si registrano performance variabili delle tesi a confronto in funzione della specie osservate. Solo in due casi (Camellia sasanqua ed Eleagnus ebbingei) il controllo concimato (TC) ha mostrato performance statisticamente superiori alle tesi ammendate con il compost SANSOIL. In altri 15 casi le tesi ammendate hanno evidenziato risultati comparabili al controllo aziendale, talvolta superiori, dimostrando in definitiva che il compost SANSOIL è ampiamente compatibile con l'uso vivaistico prospettato.
 
Conclusioni. Il compost provato mostra un interessante contenuto di N, K ed humus associato a un'abbondante e  diversità microbica (funghi e batteri) che lo rendono un complemento ideale sostitutivo della torba per la costituzione di terricci da vivaio.
L'importante carica microbica presente nel compost SANSOIL, che risulta invece trascurabile nella torba, si traduce in uno stimolo per la crescita della pianta associato a un'interessante azione soppressiva nei confronti dei principali patogeni delle piante.
Una stima economica tesa a valutare i potenziali costi di produzione del compost SANSOIL maturo, effettuata considerando la capacità operativa di un frantoio comparabile standard (con un volume di circa 1500 tonnellate di olive molite all'anno), attesta un costo unitario del prodotto finale pari a circa 32€/m3. Tale costo, se confrontato al prezzo di mercato della torba, consentirebbe un risparmio per il vivaista della spesa per l'acquisto del solo ammendante pari a circa il 15-20%.
Dall'esperienza maturata nel progetto SANSOIL, inoltre, emerge chiaramente che si possono ottenere vantaggi economici ancor più rilevanti (minori costi di produzione del compost) in virtù di sinergie tra gli operatori del settore interessati alla metodologia.


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