Fertilizzanti contaminati dal cadmio, un costo per la salute

Una ricerca danese ha calcolato la spesa sanitaria derivata da problemi causati da fanghi, e alcuni concimi minerali
Il cadmio è un metallo tossico naturalmente presente in concentrazioni variabili nel fosforo minerale, estratto per farne concime. Anche i concimi organici riciclati, utilizzati per l'agricoltura, come i fanghi provenienti da impianti di trattamento delle acque reflue, possono introdurre nell’ambiente  il cadmio precedentemente concentrato nella matrice.
Questi concimi possono essere impiegati per colture alimentari, rintroducendo il cadmio nella dieta alimentare degli esserei umani. Nel lungo periodo, l'esposizione a basso livello può condizionare la salute dell’uomo, favorendo patologie come diabete, osteoporosi, ipertensione e cancro. Questo, a sua volta, crea "costi esterni", ovvero creati da questo settore specifico ma assorbito da tutta la società.
 
Problemi sanitari, costo per la società. In uno studio realizzato dalla Aarhus University, i ricercatori hanno stimato i costi monetari degli impatti sulla salute, associati alla presenza di cadmio nei concimi sparsi sul territorio danese per un periodo di 95 anni. Hanno modellato nove scenari: tre concentrandosi su fertilizzanti minerali, letame di maiale e struvite, sei su fanghi da acque reflue provenienti da diversi tipi di trattamento.
Per ogni scenario i ricercatori hanno modellato la probabilità di sviluppare l'osteoporosi o malattie renali a seguito da consumo di alimenti contaminati da materiali contenenti cadmio. Hanno poi stimato il costo economico di queste due malattie e i valori futuri sono stati adeguati al valore attuale con un tasso di sconto del 3 %.
Il costo per la salute umana è stata calcolata in 334 € per ogni chilogrammo di cadmio aggiunto al suolo: un valore cinque volte superiore al costi stimati da una precedente ricerca. Questo studio ha considerato gli effetti cumulativi del cadmio, spiegando, così,  la cifra molto più elevata.
 
Fanghi, economociamente insostenibili. I costi primari, ovvero il valore dell'unita di fosforo, variano a seconda del tipo di concime. Il costo sanitario medio derivato dall'utilizzo dei fertilizzanti minerali è stato stimato in € 15,53 all'anno per ogni chilometro quadrato di suolo agricolo danese. Questa cifra sale, mediamente, a € 28,60 per i sei tipi di fanghi e a € 37,04 per il letame suino. Il fango più costoso (50,42€) è risultato quello di un impianto di trattamento dei reflui di medie dimensioni, con sistema anaerobico di digestione dei fanghi. La struvite conteneva molto meno cadmio rispetto agli altri fertilizzanti i minerali presi in considerazione: 0.06 mg per kg di fertilizzante, rispetto a 4.40 mg  per kg degli altri  fertilizzanti minerali. Di conseguenza, la struvite conteneva anchemeno cadmio per unità di fosforo : 0.0000004 mg di cadmio per mg di fosforo, mentre gli altri fertilizzanti minerali ne conteneva 0,0000219 mg a parità di peso.
 
Tassare la presenza di cadmio. I costi di impatto sulla salute derivati dalla struvite sono stati stimati attorno ai € 0,29 per km2  all'anno.
Tuttavia, anche se questo risultato suggerisce che la struvite sia la migliore opzione sotto il profilo ambientale e sanitario, esso rappresenta solo una frazione minore di prodotti fertilizzanti utilizzati e non può costituire una soluzione economicamente fattibile. Tassare il contenuto di cadmio nei concimi sarebbe un approccio, tra gli altri, in grado di ridurne i livelli nel suolo. I ricercatori suggeriscono che i loro dati potrebbero aiutare a realizzare una guida efficace e la regolarizzazione di  tasse eque che si basano sui costi effettivi sociali della salute, dovuti agli impatti derivati dal cadmio.
 
Possibili approfondimenti. I dati potrebbero anche essere utili nel guidare incentivi per incoraggiare la tecnologia e lo sviluppo, la produzione e la riduzione dell’uso di fertilizzanti con contenuto di cadmio.
I costi esterni calcolati da questo studio sono specifici per la Danimarca. Se applicati altrove, i ricercatori spiegano che dovrebbero essere aggiustati sulle caratteristiche del suolo locale, laquantità di raccolto mangiato dalla popolazione esposta e l'esposizione locale al cadmio. Essi hanno, inoltre, riconosciuto alcune semplificazioni nello svolgimento del loro studio. Per esempio, è stata data per scontata l’equivalente efficacia di tutti i fertilizzanti, quando in realtà le condizioni locali, come le caratteristiche del suolo e la presenza di nutrienti, influiscono pesantemente sulle loro prestazioni.