L'efficienza irrigua nella gestione delle aree verdi

Dall'utilizzo di acque reflue, alla scelta delle giuste piante. Tanti sono i fattori da considerare nella progettazione dei sistemi di irrigazione. Una sola certezza: farà sempre più caldo

Le condizioni ambientali globali sono cambiate nel corso del secolo scorso, con un aumento di quasi un grado della temperatura della superficie terrestre. Il livello del mare si è alzato, mentre la copertura di neve e ghiaccio è calata notevolmente. Le barriere coralline sono state distrutte e i modelli climatici sono sempre più selvaggii e meno prevedibili. La causa principale di questo caos climatico è ormai chiaro: è opera degli esseri umani che stanno bruciando sempre più quantità di combustibili fossili, alzando i livelli di anidride carbonica nell'atmosfera del 40% negli ultimi 250 anni.

Farà caldo. Sulla base delle tendenze attuali, recentemente pubblicate dal Gruppo Intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC, 2013), la temperatura aumenterà nei prossimi 50 anni ed entro il 2100 - con scenari di emissione comparabili a qeulla attuale– il riscaldamento terrestre avrà una tendenza più o meno uguale a quella mostrato negli ultimi anni. Si stima un aumento del riscaldamento per il 2100 di circa 4 °C.
Le precipitazioni saranno interessate da una riduzione della frequenza e un aumento dell'intensità degli eventi piovosi. Le limitazioni sull’uso dell’ acqua, così,  potranno rivelarsi un vincolo fondamentale per la produttività primaria degli impianti, visti i possibili scenari futuri con climi più aridi dovuti ai cambiamenti climatici.

Efficienza irrigua e non solo. Lo scopo principale dell’ irrigazione è quello di fornire acqua quando la frequenza e la quantità di pioggia non è sufficiente a soddisfare il fabbisogno idrico di alberi ed arbusti. Fabbisogno che dipende da esigenze di crescita e di sviluppo delel piante, così come da cause ambientali. La quantità di acqua utilizzata dalla pianta in crescita e sviluppo è generalmente più bassa rispetto alla domanda traspirativa.
Una domanda che va risolta così da programmare l'irrigazione in modo sostenibile: come posso ridurre la quantità di acqua da applicare senza limitare la crescita di nuovi impianti? Solo l’uso efficiente dell'acqua contribuirà sostanzialmente alla conservazione di questa risorsa. Efficienza che, nelle aree verdi, può essere ottenuta fornendo solo la quantità di acqua sufficiente a soddisfare le esigenze delle piante.

Alcuni punti tecnici. La quantità di piante danneggiate a causa del deficit idrico o, al contrario, da turni eccessivi può essere minimizzata, così da identificare e soddisfare le esigenze delle piante. Il controllo di uniformità di applicazione dell'acqua e la quantità da distribuire in relazione alla evapotraspirazione è la chiave per una gestione efficiente e efficace della risorsa idrica. Al fine di trarre il massimo vantaggio da un sistema di irrigazione devono essere conosciuti i seguenti punti tecnici:

• Le piante appartenenti allo stesso impianto irriguo, devono avere fabbisogni irrigui simili. Gli impianti con fabbisogno di acqua molto diverso dovrebbe essere controllati da diverse valvole in modo da regolare correttamente la quantità d'acqua e aumentare l'efficienza di irrigazione.
• Il sistema di irrigazione deve essere ben progettato e mantenuto per applicare l’acqua in modo uniforme ed efficiente .
• La profondità di radicazione della pianta e le caratteristiche del suolo dovrebbero essere note, così da adeguare la quantità di acqua da applicare.
• L'efficienza del sistema di irrigazione è fondamentale per calcolare la quantità di acqua da applicare.

Alberi in ambiente urbano e i problemi di attecchimento. Quando ci riferiamo specificamente ad alberi piantati in ambiente urbano, boschi periurbani e aree ricreative, la "produttività" dell'impianto può corrispondere alla capacità di piante singole o di comunità vegetali di creare benefici agli abitanti. Alberi sani e longevi forniscono benefici ambientali, ecologici, economici, sociali, culturali ed estetici per la comunità. Il tasso di mortalità delle painte in ambiente urbano è solitamente molto elevato e varia dal 10 al 50 % con lo stress idrico a giocare un ruolo importante, soprattutto dove marciapiedi, compattazione del suolo e piccole buche di impianto impediscono l'infiltrazione nella zona delle radici. Questa minaccia è molto pericolosa nei primi anni dopo la messa a dimora, quando la mortalità può avere picchi fino al 50 % nel primo anno e fino al 34 % nel secondo. L'irrigazione è un fattore importante per aumentare la sopravvivenza e la qualità delle piante durante la fase post-impianto e l'acqua utilizzata per l'irrigazione delle aree verdi è immediatamente misurabile e anche percepibile dal cittadino ed è, conseguentemente, il primo target per la riduzione e regolazione di uso. Nonostante la necessità di risparmiare acqua, le restrizioni durante la realizzazione delle nuove aree verdi possono essere dannose per le piante che non hanno avuto abbastanza tempo per sviluppare un apparato radicale sufficiente a compensare le perdite per evapotraspirazione. Un modo per aumentare l'efficienza idrica è quello di irrigare gli alberi fino a quando non sia siano completamente attecchite e quindi terminare l'irrigazione, a meno che non ci sono periodi di estrema siccità. La fase di attecchimento nel tempo può essere stimata confrontando gli scambi gassosi delle foglie e i tassi di crescita di alberi piantati di recente, con e senza irrigazione. La gestione dell’alternanza tra deficit idrici e irrigazione richiede un'attenta gestione della quantità d'acqua, considerando la sua qualità.

Acque reflue e scelta delle varietà. Le crescenti preoccupazioni per il futuro approvvigionamento idrico e le severe norme di scarico delle acque reflue per i corpi idrici superficiali, hanno contribuito a un crescente interesse nell'utilizzo delle acque reflue per l'irrigazione in ambiente urbano. Un numero sempre  maggiore di impianti di irrigazione utilizzano acqua di scarico riciclata per l'irrigazione anche se ci sono ancora alcune limitazioni. Mentre i benefici ambientali e di conservazione nel riutilizzo delle acque reflue nelle aree verdi e nei tappeti erbosi sono evidenti, le maggiori preoccupazioni associate con il riutilizzo delle acque reflue sono:

1 ) i costi aggiuntivi di installazione di tubazioni e la manutenzione delle apparecchiature

2) rischio per la salute a causa della possibilità della presenza di patogeni

3) danni da eccessiva salinità

4) la lisciviazione di nutrienti in eccesso nelle acque sotterranee.

Una strategia preventiva per ridurre le perdite da siccità post trapianto, si basa, ovviamente, sulla giusta scelta delle piante. Anche all'interno di un genere o di una specie, ci sono grandi differenze nel fabbisogno di acqua per l’attecchimento. Un precedente lavoro ha ordinato i genotipi Fraxinus in base alla tolleranza alla siccità, analizzando le variazioni indotte dalla siccità sulla fluorescenza della clorofilla, al contenuto di clorofilla e all'assimilazione di carbonio. Altri autori hanno trovato risposte diverse alla carenza d'acqua tra le diverse specie di Tilia e cultivar di Acer platanoides.  Dal momento che pochi studi hanno valutato la tolleranza alla siccità tra gli alberi ornamentali durante la fase di attecchimento, si rendono necessari approfondimenti questo argomento.