Ozono e danni alle coltivazioni

Alte concentrazioni di questa molecola generano abbassamento delle rese agricole. Necessario trovare varietà resistenti
1192
L'ozono presente in atmosfera danneggia sia gli uomini che le piante. Influenza negativamente i raccolti e causa perdite annuali globali stimate tra 9,82 e 23,2 miliardi di euro nel settore agricolo.
Alcune colture orticole, tra cui i pomodori, ne sono particolarmente sensibili. Lo sviluppo riproduttivo (cioè la produzione di fiori e la produzione di frutti) di una pianta è una parte fondamentale del suo ciclo vitale, quindi, qualsiasi cosa che vi può incidere negativamente può compromettere il rendimento e la qualità del raccolto.

Uno studio di recente pubblicazione ha esaminato come l'ozono influisce sullo sviluppo riproduttivo delle piante di pomodoro (Lycopersicon esculentum Mill.).
I ricercatori hanno allevato in camere controllate i pomodori, con aria pulita oppure arricchita di ozono, con concentrazioni corrispondenti a quelle dell'inquinamento da ozono. Sono stati poi eseguiti una serie di test per vedere come il contaminante riesce a colpire l'impollinazione, la fecondazione e lo sviluppo del seme.
I ricercatori hanno seminato il polline dei fiori di pomodoro coltivate in entrambi gli ambienti in piastre di Petri, e incubato le colture in ambienti poveri o arricchiti di ozono. Utilizzando un microscopio, i ricercatori hanno osservato la germinazione del polline e hanno misurato la lunghezza del tubetto pollinico, che cresce durante la germinazione. La lunghezza di questo organo è una chiave caratteristica per comprendere la possibilità per il polline di fecondare l'ovulo del fiore, permettendo così la formazione dei semi.

È risultato che il polline delle piante coltivate in ambiente ricco di ozono e incubato in aria arricchita di ozono è significativamente più lento a germinare, e presenta lunghezze ridotte del tubetto pollinico rispetto al polline ottenuto da piante allevate in scarsità di ozono e incubato in aria pulita. Anche il polline prelevato dalle piante coltivate in aria pulita, ma germinato in aria arricchita di ozono, è stato influenzato negativamente.
In una seconda serie di test, i ricercatori hanno usato effettuato delle impollinazioni manuali. Dopo 48 ore, hanno esaminato i fiori per vedere quanto polline è realmente germinato. È stato osservato che i tassi di fertilizzazione si riducono del 25% quando sia il polline che il fiore provengono da piante allevate in ambiente arricchito di ozono.
Per la terza serie di test, i ricercatori hanno di nuovo effettuato un'impollinazione incrociata delle piante di pomodoro ma hanno invece permesso ai vegetali di crescere per 3-4 settimane. Sono stati in seguito esaminati i semi. È stato scoperto che la percentuale di semi vitali è ridotta del 26% nelle piante allevate in atmosfera ricca di ozono fecondate da polline proveniente dagli stessi ambienti.
Tassi simili sono stati trovati anche nel caso in cui solo il polline o solo il fiore sono stati esposti all'ozono. Questo indica che l'ozono influisce negativamente sia sul solo polline che sull'intero processo riproduttivo delle piante di pomodoro.
Infine, i ricercatori hanno esposto la coltivazione di pomodori ad aria pulita o arricchita di ozono.
I frutti maturi direttamente esposti all'ozono sono più piccoli, pesano meno, e contengono meno semi rispetto ai frutti colti da piante di controllo. Altri test hanno rivelato che l'ozono influenza negativamente anche la qualità dei frutti poiché accelera la maturazione,riducendo i livelli di vitamina C del 15% nel frutto.

Questi risultati evidenziano il danno che l'inquinamento da ozono crea sullo sviluppo riproduttivo dei pomodori, riducendo la resa dei frutti. I ricercatori suggeriscono che l'effetto dell'ozono, e possibilmente di altri inquinanti, sul polline di piante coltivate potrebbe essere usato come un rapido indicatore dell'inquinamento all'interno di un contesto di valutazione del rischio. L'impatto dell'ozono sul polline potrebbe essere utilizzato anche in programmi di breeding delle colture al fine di scoprire varietà tolleranti.