Leggende e tradizioni dell'albero di Natale

Tante storie attorno al simbolo universalmente riconosciuto della festività cristiana. Dalle origini ai record del mondo moderno
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Ci sono molte leggende che riguardano le origini dell'albero di Natale. La prima colloca l'abete nel giardino dell'Eden. Anzi, era addirittura l'Albero della Vita. Quando Eva colse il frutto proibito, le sue foglie avvizzirono fino a diventare aghi e non fiorì più fino alla nascita di Gesù Bambino.
Un'altra leggenda parla di un altro albero dell'Eden, quello del Bene e del Male. Quando Adamo fu scacciato dal Paradiso terrestre portò con sé un ramoscello che in seguito divenne l'abete che servì per la Santa Croce per poi diventare l'Albero di Natale.

Usanze dell'antichità. Quello che è più certo è che l'abete (bianco, rosso, ma anche altre specie non solo dei generi Abies o Picea) è stato tradizionalmente usato per celebrare le feste invernali (pagane e cristiane) per migliaia di anni. I pagani utilizzavano rami di abete per decorare le loro case durante il solstizio d'inverno, mentre i romani usavano l’abete bianco per decorare i loro templi durante le feste dei Saturnali, solenni ricorrenze religiose dell'antica Roma, di carattere popolare, che si celebravano in onore di Saturno a partire dal 17 dicembre. I cristiani lo usavano come un segno di vita eterna con Dio.

Tradizione del nord Europa. Nessuno è veramente sicuro di quando gli abeti sono stati però utilizzati per la prima volta come alberi di Natale. La tradizione iniziò, probabilmente, intorno a 1000 anni fa, in Nord Europa. Altri alberi di Natale originariamente utilizzati, in molte parti del nord Europa, erano ciliegio e biancospino (o un ramo della pianta), allevati in vaso all’interno, in modo che potessero fiorire nel periodo natalizio. Se non potevano permettersi una pianta reale, le persone costruivano piramidi di legno, decorate come un albero con carta, mele e candele. A volte venivano portati in giro di casa in casa, anziché rimanere in una singola abitazione. Il primo uso documentato di un albero di Natale e Capodanno fu in piazza di Riga, capitale della Lettonia, nell'anno 1510. Nella piazza c'è una lapide in cui è inciso "Il primo albero di Capodanno a Riga nel 1510", in otto lingue. Non si sa molto circa l'albero, se non che si riunivano intorno a esso uomini che indossavano cappelli neri e che, dopo la cerimonia finale, bruciarono l'albero. Altri sostengono che L'uso moderno dell'albero nasce secondo alcuni a Tallinn, in Estonia nel 1441, quando fu eretto un grande abete nella piazza del Municipio, Raekoja Plats, attorno al quale giovani scapoli, uomini e donne, ballavano insieme alla ricerca dell'anima gemella.

Origini germaniche. Un quadro tedesco datato 1521 mostra un albero portato in parata per le strade con un uomo a cavallo dietro di esso. L'uomo è vestito come un vescovo, forse raffigurante San Nicola. Nel 1584, lo storico Balthasar Russow scrisse di una tradizionedi un abete decorato in piazza del mercato, sempre a Riga, dove i giovani uomini "andavano con un gregge di fanciulle e donne, prima cantando e ballando intorno all’albero per poi darlo alle fiamme". C'è notizia di un piccolo albero a Brema, in Germania dal 1570, descritto come un albero decorato con “mele, noci, datteri, salatini e fiori di carta” addobbato in un luogo d’incontro di uomini d'affari in città. La prima persona a portare un albero di Natale in una casa, nel modo in cui lo conosciamo oggi, potrebbe essere stato il pastore tedesco del XVI secolo Martin Lutero. Una storia racconta che, una notte prima di Natale, stava camminando attraverso il bosco e alzò lo sguardo per vedere le stelle che brillavano attraverso i rami degli alberi. L’immagine era così bella che tornò a casa e disse ai suoi figli che gli ricordava Gesù, che aveva lasciato le stelle del cielo per venire sulla terra per Natale.

Il miracolo di San Bonifacio. Un'altra storia narra che San Bonifacio di Crediton (un villaggio nel Devon, UK) lasciò l'Inghilterra e si recò in Germania per predicare alle tribù tedesche pagane e convertirle al cristianesimo. Si dice che abbia incontrato un gruppo di pagani in procinto di sacrificare un giovane ragazzo, mentre adoravano un albero di quercia. Preso dalla rabbia, e per fermare il sacrificio, S. Bonifacio narrò di aver tagliato la quercia e, con sua grande sorpresa, un giovane abete sorse dalle radici della quercia. San Bonifacio prese questo come un segno della fede cristiana e i suoi seguaci decorarono l'albero con le candele in modo che San Bonifacio potesse predicare ai pagani durante la notte .

Un ramoscello in nome di Gesù. C'è un'altra leggenda, sempre tedesca, su come l'albero di Natale è entrato in essere: una volta in una fredda sera della vigilia di Natale, una guardia forestale e la sua famiglia erano nella loro casetta riuniti intorno al fuoco per scaldarsi. Improvvisamente si sentì bussare alla porta. Quando la guardia forestale aprì la porta, trovò un povero ragazzino in piedi sul gradino della porta, solo e smarrito. La guardia forestale, lo accolse nella sua casa e la famiglia lo nutrì, lo lavò e lo mise a letto con il figlio più giovane. La mattina seguente, per Natale, la famiglia fu svegliata da un coro di angeli: il povero ragazzo si era trasformato in Gesù, il Cristo Bambino. Il Cristo Bambino andò fuori dalla casetta e ruppe un ramo di un albero di abete e lo diede alla famiglia come un regalo per dire grazie per le cure che gli avevano dato. Così, da allora, le persone ricordano quella notte portando un albero di Natale nelle loro case.

Dolci e candele. In Germania, i primi alberi di Natale erano decorati con cose commestibili, come il pan di zenzero e mele coperte d'oro. Successivamente i maestri vetrai fecero particolari piccoli ornamenti simili ad alcune delle decorazioni utilizzate oggi. Nel 1605 uno sconosciuto tedesco scrisse: "A Natale hanno portato abeti nei saloni di Strasburgo e appeso su di essi rose ritagliate di carta multicolore, mele, cialde , fogli d'oro, dolci, ecc". Da allora la tradizione si è estesa a tutto il mondo. La tradizione giunse in Gran Bretagna intorno al 1830 e divenne popolare nel 1841, quando il principe Alberto (il marito tedesco della regina Vittoria) addobbò un albero di Natale nel Castello di Windsor. Dal mondo anglosassone la tradizione si estese velocemente agli Stati Uniti dove, nel 1885, un ospedale di Chicago bruciò a causa delle candele di un albero di Natale! Una curiosità: nel 1908 le compagnie di assicurazione negli Stati Uniti cercarono di ottenere una legge che avrebbe vietato le candele sugli alberi di Natale a causa dei numerosi incendi che avevano causato. Con l’avvento dell’energia elettrica la sicurezza è andata via via aumentando e adesso si effettuano decorazioni anche eccessive. Il record di luci accese allo stesso tempo su un albero di Natale è di 194.672 ed è stato fatto in Belgio a Malmedy, in Belgio, il 10 dicembre 2010.

Diffusione e specie utilizzate. Molte città e villaggi hanno il loro albero di Natale. Uno dei più famosi è l'albero in Trafalgar Square a Londra in Inghilterra, che ogni anno viene tradizionalmente donato al Regno Unito dalla Norvegia come un 'grazie' per l'aiuto che il Regno Unito ha dato la Norvegia nella Seconda Guerra Mondiale. La Casa Bianca negli Stati Uniti ha un grande albero sul prato anteriore fin dal 1920.
Una larga varietà di specie sono attualmente utilizzate come alberi di Natale. Negli Stati Uniti i top best-sellers sono la Pseudotsuga menziesii, il Pinus sylvestris, Abies Fraseri. Abies nordmanniana e Picea excelsa sono i più venduti in Inghilterra, con il secondo che lo è sicuramente nel resto d’Europa. In Europa sono talvolta utilizzati anche il Picea pungens e l’Abies pinsapo, così come il Pinus sylvestris e l’Abies nordmanniana. In altri paesi, diversi alberi sono utilizzati come alberi di Natale. In Nuova Zelanda è talvolta usato il 'Pohutakawa' (Metrosideros excelsa) che ha fiori rosso cremisi e, in India, sono a volte decorati alberi di banano o mango.