Glicini, colori da collezione

Oltre 35 varietà in una collezione di Wisteria. La passione di un vivaista per la ricerca e la moltiplicazione

I glicini sono piante affascinanti, con una storia importante alle spalle. I colori delle fioriture rendono il genere Wisteria come uno dei più interessanti. La collezione più grande in Europa si trova a Pistoia, nel centro sperimentale per il vivaismo. È frutto della passione di un vivaista, Franesco Vignoli, che ha messo insieme oltre 35 varietà.

Passione e curiosità. «I glicini, la loro ricerca, la classificazione e la moltiplicazione –spiega Vignoli- sono una passione che mi ha accompagnato negli ultimi trenta anni della mia vita. Iniziai per curiosità, con un’ ordinazione di varietà dall’Olanda. Arrivò una cassetta con piccole piantine innestate. Fu una svolta nella mia vita, nessuno, credo, in Italia aveva mai riprodotto glicini da innesto: da noi si conosceva solo quello comune fatto di talea o di seme. Feci delle prove e confrontando i risultati vidi che qui i glicini, oltre che ad attecchire molto bene, crescevano molto di più rispetto ai nostri colleghi olandesi».

Collezionare piante. La passione inziale si alimentava sempre di più. Le difficoltà però, non mancavano. Wisteria è un genere piuttosto nuovo nel mondo della coltivazione ornamentale e a nomi diversi corrispondevano le solite piante. Una persona, però, va in aiuto a Vignoli: « Una quindicina di anni fa conobbi Theo de Jong, anziano vivaista olandese che aveva scritto, su una rivista del settore, un lungo articolo sui glicini. L’articolo era scritto in fiammingo e capii solo che questo signore era molto ferrato in materia. Lo andai a trovare, ci parlai a lungo e lui, oltre a regalarmi alcune varietà nuove che non avevo, mi spiegò che faceva parte di una commissione di esperti creata per definire la nomenclatura dei glicini e fare chiarezza con i sinonimi anche in posti molto lontani. Mi raccontò che nella primavera appena trascorsa avevano viaggiato per l’Olanda, Belgio, Francia ed Inghilterra con grande dispendio di soldi e di tempo ma che non erano riusciti  a ottenere molto perchè la stessa varietà di glicini fiorisce in epoche differenti a seconda del clima. Per poter fare un lavoro scientifico le piante dovevano necessariamente trovarsi tutte insieme ma in Europa questo non esisteva».

La virtù di una necessità. Ecco la scintilla che dette vita alla collezione. Così, Vignoli, tornato a Pistoia, incontrò Paolo Marzialetti, direttore del Ce.Spe.Vi. I due trovarono l’accordo: la collezione poteva essere fatta nel centro sperimentale. Furono piantate due piante per ogni varietà. Ogni anno la collezione viene ampliata, regalando uno scorcio bellissimo nel momento della fioritura. Tutto è nato in modo semplice, in un luogo che si colora di bellezza ogni primavera.