Il cembro, bellissimo e longevo

Il Pinus cembra può vivere fino a cinque secoli. Ha areale euroasiatico ed è emigrato sulle Alpi al tempo delle glaciazioni. Alcuni esemplari sono incredibilmente scenografici
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Il cembro o cìrmolo (Pinus cembra) è un albero possente, dal tronco massiccio e dalla densa chioma; gli esemplari giovani hanno portamento arbustivo e chioma conica molto compatta. Assai longevo, il cirmolo può vivere più di cinque secoli. La durezza del legno e la robustezza dei rami, arcuati verso l’alto, consentono di rivaleggiare - entro certi limiti - con il larice nella conquista dei pendii elevati della catena alpina ancora colonizzabili da alberi. Alle quote massime per la specie gli esemplari assumono un portamento arbustivo, più o meno contorto e sofferente. Spesso il cembro cresce su suoli rupestri, con individui diradati, resistenti alla forza del vento e al peso della neve; può allignare ad alta quota pure su pendii ripidi, in erosione attiva e svolgere un’importante funzione di consolidamento, contrastando lo svilupparsi di valanghe, in inverno, quando troppa neve si deposita, e di slavine, in primavera, quando l’acqua di fusione della neve superficiale ai primi tepori penetra in profondità e scolla la massa nevosa sovrastante dal substrato (mai impiegare in sinonimìa i termini “valanga” e “slavina”: come si è visto si tratta di fenomeni di origine ben diversa).

Il cembro ha un areale eurosiberiano; sulle Alpi deve essere giunto compiendo una migrazione verso ovest dall’Asia settentrionale al tempo delle glaciazioni. Sulle “Grandi Alpi” le cembrete sono abbastanza frequenti; nelle porzioni orientali e occidentali della catena i gruppi di cembri si fanno più rari e popolano distretti più o meno distanti tra loro; ciò non toglie che, qua e là, si rinvengano, anche in aree periferiche, bellissime cembrete come quella, spettacolare, dell’Alevè, nelle Alpi Cozie, alta Val Varaita, provincia di Cuneo: l’estensione è di quasi 700 ettari in un popolamento praticamente puro, cui si aggiungono altri 125 ettari di bosco misto, in particolare con il larice. Il bosco si estende tra 1500 e 2500 metri di quota. La cembreta dell’Alevè è stata inserita tra i siti d’interesse comunitario della CEE.

Il cembro è l’unico pino autoctono che possieda aghi riuniti in fascetti di cinque: sono alquanto rigidi, lunghi fino a 6-7 cm, riuniti in densi gruppi di colore verde scuro; le pigne sono massicce, lunghe fino a 8 cm. L’apparato radicale è potentissimo. Esemplari d’alta quota, isolati, colpiti dal fulmine, sono spesso incredibilmente scenografici, aggrappati alla vita in modo commovente.