Rimboschimenti contro l'erosione: un esempio di successo

Riportare la vegetazione in zone degradate permette di migliorare il terreno e ripristinare i servizi ecosistemici. L'esempio dei calanchi di Saldaña.
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I calanchi sono un fenomeno geologico che identifica territori aridi, erosi, spesso con forti pendenze, associati a fenomeni di frane, alti tassi di sedimenti, minima vegetazione e deflussi idrici concentrati che portano a inondazioni. Quelli di Saldaña, in Spagna, non sono stati sempre così degradati: in questo caso, il terreno non è stato reso sterile dall'evoluzione geologica ma dall'impatto cumulativo di almeno 18 secoli di attività umana.

Uno studio su questa regione pubblicato di recente, sostenuto in parte dalla Commissione europea, ha analizzato documenti storici, mappe, foto, e video sull'area di 3.17 km2 per creare un resoconto di come i calanchi si sono formati. L'analisi ha incluso uno studio sul campo; sono stati studiati a vegetazione, la qualità del suolo e sui processi erosivi, al fine di valutare il successo del processo di rimboschimento iniziato nel 1930.

Le prime presenze umane sul territorio risalgono a circa 12.000 anni fa, ma sono aumentate notevolmente durante il periodo dell'Impero romano. Nel corso dei secoli, le pressioni combinate della guerra e dell'agricoltura intensiva hanno portato alla deforestazione dell'originale vegetazione. Nel 1472, le popolazioni a valle hanno notato l'effetto negativo che la deforestazione ha avuto sulla qualità del loro approvvigionamento idrico, ma la situazione continua a peggiorare, e, nel 1751, il territorio viene descritto come una montagna degradata.

Nel 1928 viene avviato il progetto di restauro della foresta, condotto dall'ingegnere José Mª Ayerbe. Tra il 1932 e il 1936, sono stati piantati 3 000 alberi per ettaro, tra cui Pino silvestre (Pinus sylvestris), olmo (Ulmus campestris) e acacia (Robinia pseudoacacia). Centinaia di briglie (piccole strutture temporanee che attraversano i canali usate per rallentare il flusso d'acqua) e di recinzioni in canniccio sono state costruite per favorire il rallentamento dell'acqua e l'accumulo di sedimenti.

Il primo grande successo socio-economico del progetto è stato riconosciuto nel 1960. La strada Saldaña-Osorno è stata spesso bloccata da colate di fango e da frane durante le pesanti piogge, inconveniente che non si è più ripetuto grazie al restauro. Ulteriori lavori di restauro sono stati effettuati nel 1963. Ad oggi i lavori hanno prodotto vantaggi sostanziali. La vegetazione forestale ora copre quasi tutta la zona, e la prova di rigenerazione del suolo ha indicato un aumento della materia organica derivata dalla lettiera e dall'aumento dell'umidità del terreno, così come importante è stata la ricomparsa di lombrichi e miceli fungini.

I ricercatori hanno scoperto che la velocità con cui l'acqua viene assorbita nel terreno è 43 volte superiore sulle pendici boscose rispetto alle aree nude, fattore che riduce notevolmente i rischi di inondazioni improvvise.

La biodiversità dei calanchi è in aumento. Le specie che si possono trovare in habitat affermati della regione stanno ricomparendo, come la quercia dei Pirenei (Quercus pyrenaica), una varietà locale di peonia selvatica (Paeonia broteroi), e il fungo commestibile Lactarius deliciosus.

Sebbene il paesaggio abbia mostrato risultati importanti nella sua rigenerazione complessiva, le analisi del terreno suggeriscono che il recupero non è ancora completo in termini di evoluzione della struttura del suolo. Pertanto pH, densità apparente e erodibilità dei suoli campionati non sono significativamente diversi dai suoli delle aree degradate. Tuttavia, la copertura di vegetazione, la lettiera e il controllo delle dighe nelle zone restaurate compensano questa situazione e hanno arrestato i processi di erosione più gravi. Nel complesso, gli obiettivi principali del progetto di restauro originali sembrano essere stati raggiunti.

In meno di un centinaio di anni, i processi erosivi di massa sono stati drasticamente ridotti, nonché le loro principali conseguenze, come le frane e le colate di fango. I ricercatori suggeriscono che altri paesaggi con problemi analoghi potrebbero essere recuperati in modo simile.

 

Fonte: http://ec.europa.eu