Alla luce dei crescenti obiettivi di recupero dei rifiuti posti all'interno della comunità europea, è nell'interesse delle autorità locali rendere il più possibile efficienti i sistemi di gestione dei rifiuti e migliorare così il recupero delle risorse dagli scarti riciclabili. In questo contesto, un recente studio ha esaminato le prestazioni delle infrastrutture di smaltimento dei rifiuti in due edifici, che ospitano 92 appartamenti, a Göteborg, in Svezia.
Lo smaltimento condominiale. La ricerca si è posta un duplice scopo: identificare i problemi connessi con la raccolta differenziata all'interno delle abitazioni e proporre modi in cui le società immobiliari e i costruttori potrebbero migliorare i sistemi esistenti, per consentire agli inquilini di limitare gli sprechi e di riciclare in modo più efficace. Gli inquilini in tali edifici tipicamente riciclano i propri rifiuti in contenitori all'interno di camere di smaltimento dei rifiuti, dotate delle relative linee guida in cui vengono indicati i tipi di scarti che devono essere conferiti. Nel corso dello studio, i rifiuti degli inquilini e le modalità del trattamento sono stati valutati in quattro modi: il peso del materiale di scarto (per i rifiuti misti e per quelli biodegradabili), la composizione dei rifiuti, il comportamento dei condomini e un sondaggio tra gli utenti.
Le criticità. I ricercatori hanno identificato un divario tra ciò che offre il sistema in uso, cioè il modo in cui i diversi tipi di rifiuti sono stati classificati e le esigenze degli utenti, ovvero come i diretti interessati logicamente raggruppano i materiali di scarto. Ad esempio, nonostante la presenza di contenitori di smistamento differenziati tra imballaggi e non imballaggi, gli utenti manifestano la tendenza a classificare più semplicemente in base al materiale.
Ciò ha portato a errori di smistamento molto comuni. Significativamente, lo studio ha rilevato che oltre il 70% del materiale smaltito dagli utenti come rifiuto misto avrebbe avuto invece un'altra destinazione.
La frazione dei rifiuti biodegradabili è risultata quella più trascurata (oltre il 40% dei rifiuti indifferenziati). Anche i rifiuti pericolosi sono stati spesso trattati erroneamente. Da questo studio, i ricercatori raccomandano che le discrepanze tra le abitudini dell'utente e le categorie di rifiuti predefinite devono essere risolte.
Alcune soluzioni. Gli autori identificano le società immobiliari come il primo collegamento tra gli inquilini e il sistema di raccolta dei rifiuti, e mettono in evidenza come il loro ruolo possa risultare significativo nel miglioramento delle operazioni di separazione dei rifiuti. I ricercatori propongono alle aziende di gestione di intraprendere programmi di monitoraggio che forniscano dati su come gli utenti interagiscono con il sistema, e identifichino le lacune di progettazione e i vincoli fisici, come la mancanza di spazio sufficiente in cui ordinare e scartare il materiale. Questo potrebbe portare a cambiamenti pratici, come fornire più soluzioni per lo smaltimento dei rifiuti biodegradabili, oppure la possibilità di donazione di capi di tessuto.
Inoltre, è necessario stimolare gli inquilini attraverso attività partecipative. Tali attività dovrebbero consentire idi condividere le loro esperienze riguardo il sistema e sviluppare soluzioni. Le società immobiliari potrebbero anche migliorare le istruzioni per gli inquilini e, dato che sono responsabili della gestione di enormi volumi di rifiuti recuperabili dei singoli nuclei familiari, hanno un grande potenziale per fornire un contributo verso un'economia più sostenibile.
Le implicazioni ambientali. È importante notare come il riciclaggio dei rifiuti sia strettamente connesso all'abbattimento delle emissioni. La riutilizzazione di scarti, per esempio, per produrre compost, trasforma un prodotto esausto in risorsa creando terreno fertile per la coltivazione di piante. Fare cultura in questo senso è responsabilità degli addetti del settore, molte volte poco attenti verso l'aspetto divulgativo delle discipline scientifiche. Riutilizzare i rifiuti organici in bassa scala, come può essere considerata quella familiare e condominiale, è semplice ed economico e ancora troppo poco viene fatto in questo senso. Non solo le società immobiliari quindi, ma anche le amministrazioni pubbliche, le Università e gli Enti di ricerca dovrebbero indirizzare i loro sforzi anche per sensibilizzare e far conoscere i vantaggi di un riciclaggio efficiente, che potrebbe portare a un significativo abbattimento delle emissioni con evidenti guadagni ambientali.