La Quercia - Storia sociale di un albero

William Bryant Logan, Editore Bollati Boringhieri, 256 pagine, 25 euro

Un n libro affascinante, interessante e ricco di nozioni e curiosità. Non tratta di potatura o, più in generale, di arboricoltura ornamentale, ma del legame tra l'evoluzione sociale e tecnologica dell'uomo e gli alberi del genere Quercus.

William Bryant Logan è un arboricoltore di Brooklyn, New York, nonché "Certified Arborist", che ha indagato sul perché il genere Quercus sia così presente nella storia dell'uomo. Tra miti, leggende, testi di archeologia e di carpenteria civile e navale antiche, W. B. Logan scopre che la vita dell'uomo è così intimamente e strettamente legata alle querce da poter affermare che, se questo genere non fosse stato così diffuso e i suo legno così adatto ad essere lavorato con asce e cunei, l'ominide non avrebbe potuto evolversi nell'uomo che oggi siamo.

Dalla quercia, per millenni, l'uomo ha ricavato il suo cibo più nutriente: la farina di ghiande. Con il legno di quercia l'uomo ha sviluppato tutte le capacità tecnologiche fino ad arrivare a costruire navi in grado di solcare i mari del nord Europa e costruire strutture la cui complessità sfugge ai moderni ingegneri e porre le solide basi per tutte le tecnologie moderne.

William Bryant Logan racconta come il tratto caratterizzante di quest'albero sia proprio la sua pertinacia, la sua adattabilità. Possente, maestosa e necessaria, ha favorito in modo vitale l'evoluzione economica, geografica e culturale dell'umanità; a partire dalle ghiande, alimento base dell'Homo sapìens, passando per le resistenti imbarcazioni delle prime armate che circumnavigarono il globo, fino agli attuali articoli d'arredamento, la quercia ha rappresentato, nel corso dei secoli, un'onnipresente ricchezza. Ed è con imperturbato entusiasmo che Logan descrive, in tono informale, le caratteristiche di questa risorsa naturale versatile e preziosa, offrendo al lettore un'esplorazione completa della sua storia.

È un libro che si legge d'un fiato e vale molto di più dei pochi euro del prezzo. 244 pagine dense di fascino; non una pagina può essere letta senza stupore e meraviglia