Spazi verdi e salute mentale: i risultati di uno studio inglese

L'università di Exeter ha dimostrato che trasferirsi in una zona con un buon accesso a parchi e giardini ha un effetto positivo e duraturo sulla felicità dei residenti
L'accesso a spazi verdi, come parchi o altro, è stato  spesso collegato a un miglioramento della salute mentale. Le aree "naturali" si ritiene possano contribuire alla riduzione dello stress, con risvolti positivi per  un aumento generale del benessere. Una ricerca effettuata all'università di Exeter (Regno unito) su questo argomento è ha confrontando la salute mentale dei residenti in aree con spazi verdi con quella delle persone che vivono in zone fortemente urbanizzate da pochi anni.
La sicurezza dei risultati non è certa, perché sono vari i fattori che potrebbero influire sui risultati. Per esempio, sono più felici le persone che vivono in aree con spazi verdi, o quelle che frequentano questi spazi?
Non facile, mettere assieme tutti i fattori che hanno a che fare con la felicità collegati alla presenza di verde.

Traferimenti in e da aree urbanizzate. È importante, prima di tutto, capire se gli effetti di accesso allo spazio verde sulla salute mentale dell’uomo abbiano un lungo termine. Può essere, per esempio, che anche se inizialmente gli individui riscontrano dei benefici dal verde locale, poi si adattino nel tempo e la loro salute mentale torni al suo stato originale.
Gli autori di questo studio hanno esaminato i dati raccolti nell'arco di cinque anni, che ha permesso loro di confrontare i cambiamenti nella salute mentale di due gruppi di individui che vivono in aree urbane.
Un gruppo aveva cambiato casa da una zona con poche infrastrutture verdi per uno con più spazi inverditi, mentre il secondo gruppo avevano fatto il contrario. I dati provenivano dal “ British Household Panel Survey” e comprendeva 1064 individui che avevano cambiato casa tra il secondo e terzo anno di un quinquennio preso in considerazione.

Via dal cemento: effetti positivi. Ogni anno, i partecipanti hanno completato un questionario riguardante la loro salute mentale. I ricercatori hanno calcolato la quantità di spazio verde che circonda le loro sedi, sia prima che dopo il trasferimento di abitazione. Sono stati presi in considerazione altri fattori che potrebbero incidere sulla salute mentale, come il reddito, lo  stato civile, la condizione lavorativa e la dimensione della casa .
Le persone che si trasferivano in  aree verdi hanno non hanno mostrato cambiamenti nella loro salute mentale nei due anni prima dello spostamento. I loro punteggi erano, invece, notevolmente superiori per tutti e tre anni dopo il trasferimento. Questo suggerisce, dicono i ricercatori, che un ambiente più verde ha un effetto positivo e duraturo sulla salute mentale.
 
Dal verde alla città: felicità standard. I risultati per il gruppo che si trasferisce a zone meno verdi, viceversa, non sono stati così chiari: il campionedi partecipanti non ha mostrato un declino della salute mentale nei tre anni dopo il trasferimento. Un anno prima di trasferirsi, tuttavia, la loro salute mentale è stata ridotta rispetto alla linea media misurata nel biennio precedente. Nei tre anni successivi, tuttavia, i loro punteggi di salute mentale sono tornati ad un livello simile a quello di riferimento. Una possibile spiegazione è che questi individui hanno deciso di muoversi perché stavano diventando sempre più infelici, dicono i ricercatori.
Nel complesso, questo studio ha importanti implicazioni per i responsabili politici e pianificatori urbani, sottolineando il valore delle infrastrutture verdi nella lotta contro la cattiva salute mentale, uno delle preoccupazioni maggiori per la salute nei paesi a reddito più alto di oggi.