Aree verdi e blu: influenza sul comportamento dei bambini

Una ricerca svolta dimostra come i giovani che abitano in città e in grado di frequentare spazi naturali, sembrano avere meno problemi comportamentali rispetto ai coetanei
Molti studi hanno messo in evidenza un miglioramento della salute fisica e mentale tra le persone che vivono nei pressi di parchi e nei quartieri più verdi. Questo probabilmente perché la possibilità che i parchi e le altre aree di verde urbano offrono per praticare esercizio fisico, rilassarsi e socializzare contribuisce a far diminuire lo stress dei frequentatori.
I parchi, in linea di massima, tendono anche ad avere livelli di rumorosità più bassi e aria meno inquinata, inoltre offrono temperature più fresche in estate.
Uno studio recente, svolto nella città di Barcellona dal CREAL (centro di ricerca in epidemiologia ambientale) ha esplorato i possibili legami tra sviluppo comportamentale dei bambini e tempo trascorso in spazi verdi e blu. Gli spazi blu si identificano con le aree che vedono la presenza di acqua, come laghi e stagni, ma anche con le spiagge, oggetto specifico delle osservazioni dei ricercatori.
Sono stati anche esaminati i possibili effetti della quantità di verde che circonda la casa di ogni bambino. La ricerca è stata condotta nell'ambito dei progetti europei BREATHE e FENOTYPE.

Si stima che i bambini affetti da problemi neuropsichiatrici, tra i quali quelli comportamentali, in tutto il mondo siano tra il 10 e il 20 %.
La patologia più comunemente diagnosticata è la ADHD (deficit di attenzione/iperattività), riscontrata a livello globale nel 5,3% dei più giovani. Fattori genetici e ambientali svolgono un ruolo determinante nello sviluppo di questa malattia. In Spagna la percentuale di bambini interessati arriva al 6,8%.
La ricerca ha interessato i genitori di bambini di età compresa tra 7 e 10 anni a Barcellona, i quali hanno compilato questionari sul comportamento dei loro figli. Il totale dei questionari compilati e usati dai ricercatori è di 2.111 documenti.
È stato richiesto ai genitori di valutare i sintomi emotivi del loro bambino (per esempio: mostrano spesso preoccupazione o infelicità?), le loro relazioni con i coetanei (sono generalmente integrati nei gruppi? Tendono a giocare da soli?), i loro livelli di iperattività e il loro comportamento (sono obbedienti? Fanno spesso i capricci?).
Sono stati forniti dettagli sulla quantità di tempo trascorsa in parchi o in spiaggia, così come sul loro background socio-economico. Gli insegnanti hanno completato questionari che hanno valutato i loro alunni per i segni di ADHD.
I risultati mostrano che i bambini che hanno trascorso più tempo a giocare in spazi verdi e blu hanno meno probabilità di mostrare segni di problemi emotivi o difficoltà con le relazioni tra pari rispetto ai coetanei che hanno trascorso meno tempo in questi spazi.
Non è stato, però, possibile ricavare eventuali modelli che associno il tempo trascorso in spazi verdi e blu con l'insorgere delle problematiche oggetto di studio. È  stato semplicemente notato che vivere in un quartiere con una forte presenza di verde (in un raggio di 100 m della casa del bambino) è correlato a una minore incidenza di problemi comportamentali e di ADHD.
Siccome il comportamento può anche essere influenzato da fattori socio-economici, i ricercatori hanno calibrato le loro analisi per gli effetti di indicatori di stato socioeconomici, come ad esempio l'istruzione dei genitori e il reddito familiare. È stato rilevato, inoltre, che la quantità di verde in ogni quartiere non differiva tra i diversi gruppi sociali in oggetto, deducendo che l'influenza degli indicatori citati sia stata molto bassa o inesistente.
I dati non sono stati valutati da professionisti del settore, tuttavia, i ricercatori ritengono che questo lavoro fornisca nuove importanti intuizioni riguardo i potenziali benefici di questi spazi.
 

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