Produzione e impiego delle piante officinali

PATRON Editore, Bologna. 2013. ISBN 978-88-555-3233-4

Non è facile scrivere un libro sulle piante officinali. Come evidenziato nella quarta di copertina del libro: “il termine piante officinali definisce un ampio gruppo dio specie vegetali utilizzate, in passato, nelle officine farmaceutiche ma, in una accezione più ampia, include anche le piante per uso aromatico, cosmetico, colorante, biocida e agrofunzionale”.

Dopo un periodo di scarso interesse, dovuto alla corrente di pensiero che vedeva nella chimica la possibilità di produrre rapidamente per via sintetica i principi attivi, si è avuto, negli ultimi anni, un rapido sviluppo nello studio di queste piante ha portato a progressi sostanziali nelle conoscenze, non solo tecnico-scientifiche, che hanno spinto gli Autori alla realizzazione di un testo che è, al contempo, utile per i professionisti e per coloro, come gli studenti, che si affacciano per la prima volta a questa difficile materia che deve essere vista sotto una luce profondamente diversa e innovativa che riesca a eliminare il senso di incertezza in coloro che per le prime volte (e non solo) si trovano a dover affrontare lo studio della composita realtà che è il mondo delle erbe officinali. Questa materia richiede, infatti, conoscenze multidisciplinari, poiché essa è strettamente collegata non solo alle discipline scientifiche come la botanica, l’arboricoltura, le scienze naturali, ma anche anche, e talvolta soprattutto, alla chimica, alle scienze farmaceutiche e alla medicina. È, dunque, necessaria una massa di conoscenze su discipline diverse e la prima difficoltà, per chi scrive un libro su questa disciplina, consiste nella scelta degli argomenti, da svolgere in maniera forzatamente concisa, che fornisca all’esperto del settore, allo studente, ma anche al semplice appassionato, un’inquadratura della materia in una visione più ampia.


 

Il testo dopo una parte d’inquadramento generale, è suddiviso in 7 capitoli: il primo di introduzione alla coltivazione, il secondo che prende in esame gli aspetti economici, il terzo quelli normativi, il quarto il metabolismo e i principi attivi, mentre quelli dal quinto al settimo sono più inerenti alla coltivazione e ai processi post raccolta e alla utilizzazione. La parte speciale è costituita da schede dettagliate delle singole specie (2-3 pagine ciascuna) corredate da foto della piante, dei fiori e dei semi.

In appendice al volume, costituito da 348 pagine, viene riportato un ampio glossario dei termini soprattutto medici.

Il manuale costituisce, in definitiva, un’opera di indubbia utilità per studenti, tecnici e operatori pratici, ma può essere considerato indubbiamente interessante anche per coltivatori di specie officinali a livello amatoriale.

 

Francesco Ferrini